complesso attivato
Secondo la teoria della velocità assoluta di reazione della cinetica chimica è possibile riconoscere l’esistenza, durante la trasformazione, di un cammino privilegiato (coordinata di reazione) tale da consentire il passaggio dallo stato iniziale a quello finale attraverso una barriera di potenziale che è, fra tutte le possibili, quella meno elevata. La particolare configurazione di transizione che le molecole reagenti assumono in corrispondenza di tale barriera prende il nome di complesso attivato, che non è un vero composto chimico perché ha una vita media comparabile ai periodi di vibrazione dei legami chimici. Nel complesso attivato l’energia cinetica si trasforma in energia potenziale intermolecolare, dando luogo a un cambiamento della struttura dei reagenti, con l’indebolimento di certi legami e la formazione di altri. L’equilibrio termodinamico fra reagenti e complesso attivato si stabilisce immediatamente e, pertanto, la velocità di reazione resta vincolata a quella dello stadio evolutivo più lento (cioè la decomposizione del complesso attivato nei prodotti di reazione). Il complesso attivato è una specie chimica diversa da un intermedio di reazione: quest’ultimo, infatti, corrisponde a un minimo relativo di energia, cioè è un composto chimico relativamente stabile, mentre il primo corrisponde a un massimo di energia potenziale. La velocità di una reazione è fortemente influenzata dalla formazione dei complessi attivati poiché è data dal numero di quelli che scavalcano lo stato di transizione andando a decomporsi nei prodotti di reazione.
→ Chimica computazionale; Dinamica molecolare; Sistemi reagenti complessi