complessione (compressione nel Fiore, con riduzione semipopolare del nesso pl)
Questo sostantivo è quasi esclusivo del Convivio; appare in ogni caso sentito come termine filosofico-medico e ‛ tecnico ', estraneo quindi alla poesia: unico, l'esempio della Commedia, peraltro vicino alla problematica del trattato, anzi ormeggiante da presso una falsariga di quello. Il valore di c. in D. oscilla fra " natura ", " temperamento ", " costituzione fisica ", " conformazione individuale ", confrontabile nella sostanza con le lucide definizioni che ne offre s. Tommaso: " Complexio causatur ex qualitatibus activis et passivis... ex compiexione aliqui sunt magis aliis ad concupiscentias vel iras apti... Complexio autem maxime aequalis est complexio corporis humani " (Cont. Gent. II 63).
Riferito all'uomo, con o senza connotazione attributiva, in Cv III VIII 17 certi per complessione collerica sono ad ira disposti - e questi cotali vizii sono innati... Altri sono vizii consuetudinarii, a li quali non ha colpa la complessione; IV II 7, XX 8; XXIV 7 queste etadi possono essere più lunghe e più corte secondo la complessione nostra e la composizione. Con lo stesso valore in Fiore CVII 9 Ché la lor compressione è fredda e secca, / sì ch'i' non so ch'i' di lor trar potesse. Più ricco d'implicazioni (anche in rapporto al grande svolgimento che se ne ha in Pg XXV 37-57) il brano di Cv IV XXI 4 E però dico che quando l'umano seme cade nel suo recettaculo, cioè ne la matrice, esso porta seco la vertù de l'anima generativa e la vertù del cielo e la vertù de li elementi legati, cioè la complessione, dove c. indica appunto il risultato della mescolanza dei quattro elementi (v.) che entrano nella conformazione dell'organismo umano, e delle loro proprietà (caldo, freddo, secco, umido). Così in IV XXI 7 la complessione del seme puote essere migliore e men buona; XXIII 7 l'arco [della vita]... sarebbe eguale, se la materia de la nostra seminale complessione non impedisse la regola de la umana natura.
Per ovvia estensione, il termine designa la costituzione di animali e vegetali, portando al culmine la ricerca precedente: Pd VII 140 L'anima d'ogne bruto e de le piante / di complession potenzïata tira / lo raggio e 'l moto de le luci sante, cioè " le stelle, irradiando i loro influssi e girando... estraggono e riducono in atto i principi formali e vitali delle creature inferiori (l'anima sensitiva dei bruti e quella vegetativa delle piante) dalla materia di cui esse sono costituite, allorché essa abbia complessione potenziata a ciò, quando cioè in lei la combinazione degli elementi sia tale da renderla virtualmente disposta ad accogliere in sé quell'anima o forma " (Sapegno). Ma già l'applicazione al piano vegetale s'era verificata nel Convivio (III III 4), dove anche si rendeva possibile il riferimento ai corpi celesti, sull'‛ auctoritas ' di Tolomeo: Giove è stella di temperata complessione, in mezzo de la freddura di Saturno e de lo calore di Marte (II XIII 25), spunto ripercosso nella Commedia, in chiave poetica e in tutt'altro tessuto linguistico (Pd XVIII 70, XXII 145-147, XXVII 13-15).