compagnia (compagna)
In senso proprio, per la condizione che ci pone in contatto con altri come compagni, in Vn VIII 2 l'avea veduta fare compagnia a quella gentilissima; VIII 11 20 Chi non merta salute / non speri mai d'aver sua compagnia; XII 11 6, XIV 3, XXVI 14; Rime LX 11 Or incomincia, Amor, ché si convene, / e moviti a far ciò ch'è la cagione / che ti dichini a farmi compagnia; LXVII 42, XCI 93, Cv III XIV 12; If XXIII 72 venìa sì pian, che noi eravam nuovi / di compagnia ad ogne mover d'anca. Per " compagni ", in Cv II 15 a le secretissime cose noi dovemo avere poca compagnia, e in Pg XV 50 s'appuntano i vostri disiri / dove per compagnia parte si scema, cioè sui beni terreni che, distribuiti tra più persone, " in plures " (Benvenuto), offrono a ciascuno un godimento minore; così per " compagno ", in Fiore CXLVII 12, e in particolare, detto di Costretta-Astinenza che è con Falsembiante, in LXXXVI 10.
In Rime XC 72 Ed ancor tua potenzia fia sentita / da questa bella donna, che n'è degna; / ché par che si convegna / di darle d'ogni ben gran compagnia, è detto per traslato dei beni che dovrebbero accompagnare la bella donna.
In contesto figurato, in If XXVIII 116, la coscienza è detta la buona compagnia che l'uom francheggia / sotto l'asbergo del sentirsi pura: il termine c. sembra qui assumere la connotazione più specifica di " scorta ", come in Rime L 64 la sua venuta mi sarebbe danno, / sed ella fosse sanza compagnia / de' messi del signor che m'ha in balia; LXXII 4 e parve a me ch'ella [Malinconia] menasse seco / Dolore e Ira per sua compagnia; If XXIII 1 Taciti, soli, sanza compagnia / n'andavam l'un dinanzi e l'altro dopo, senza la scorta dei dieci diavoli. Per " guida ", in Pg I 54 donna scese del ciel, per li cui prieghi / de la mia compagnia costui sovvenni, come s'intende rifacendosi al v. 43. Così anche in Rime dubbie X 6 e in Fiore CLXXXIX 10.
" Gruppo ", " schiera ", vale in If iv 148 la sesta compagnia che in due si scema, rimane priva di due (D. e Virgilio) dei sei poeti presenti nel castello degli spiriti magni; in Pg XXXII 88, Pd XII 145, XVII 62. In If XXII 14 ha il valore più ristretto di " brigata ", " schiera di armati " al comando di un capo, specificamente Malacoda per la fiera compagnia della quinta bolgia (cfr., per tale significato del termine c. nel sec. XIV, D. Compagni II 24; G. Villani VI 39 e VIII 50).
Ha il valore collettivo del latino communitas per " comunità ", " società ", in Cv IV IV 2 compagnia dimestica di famiglia, che riecheggia il domesticam comunitatem di Mn I III 2, e in IV IV 7 e v 8 umana compagnia, che riassume le espressioni ciceroniane ‛ communitas et coniunctio humana ' e " consociatio hominum atque communitas " di Off. I XLIV 157, e ‛ societas et communitas generis humani ' di Fin. IV II 4.
Spesso la voce compare in locuzione prepositiva nel significato di " insieme ", in Vn IX 2 E tutto ch'io fosse a la compagnia di molti; XII 16, XIV 3 (due volte), XVIII 1; in Rime LXXXVI 4 l'una [delle due donne] ha in sé cortesia e valore, / prudenza e onestà in compagnia; LVII 6; If VII 104 in compagnia de l'onde bige, " lunghesso l'acque bigie, come i compagni vanno l'uno lunghesso l'altro per un cammino " (Boccaccio); Pg IV 62; così in Fiore LXXX 2 e CCXXVI 6.
In Fiore I 13 metaforicamente è così chiamata una delle cinque saette di Amore, cioè una delle doti con cui la donna ammalia e trattiene l'uomo, la " socievolezza " e l'" affabilità ", e in LXXIX 5 indica, con lo stesso valore, uno dei personaggi della baronia di Amore. Tale significato ebbe anticamente il termine, come dimostra l'uso che ne fa il Boccaccio nel Filocolo I 28 " Tutti generalmente piangevano la cara compagnia e amistà tra loro e Lelio sì dolcemente congiunta ".
Nella forma compagna, sempre in rima, nel senso metaforico di " scorta ", " guida ", in Pg III 4 la fida compagna, cioè Virgilio, e, con valore astratto, XXIII 127 Tanto dice di farmi sua compagna / che io sarò là dove fia Beatrice. Indica i pochi compagni che seguirono Ulisse nel folle volo, la compagna / picciola che non lo abbandonò, in If XXVI 101 (in variante non ammissibile, in If IX 110, è in luogo di campagna; cfr. Petrocchi, ad l.).
Nel senso di " guida " si trova anche in Fiore CII 1 Sì prendo poi per seguir mia compagna, / ciò è madonna Costretta-Astinenza, / altri dighisamenti a sua voglienza, e genericamente per " compagnia ", in Detto 471 e 472 Ma, se 'l truovi perfetto, / più ricco che 'l Perfetto / sarai di sua compagna; / e s'ha bella compagna / la tua fia più sicura.