linguistica Prova di c. Nella teoria linguistica di L. Hjelmslev, prova tendente a verificare se la sostituzione di un elemento sul piano dell’espressione comporta una differenza sul piano del contenuto, o viceversa. Per es., se nella parola pane, si sostituisce p con t, o con r, si ottengono le parole tane, rane; ciò dimostra che in italiano t, r, sono portatori di una differenziazione del significato oltre che del significante e sono quindi da considerare fonemi.
C. telefonica Complesso delle operazioni mediante le quali, in una centrale telefonica, le singole linee a essa collegate vengono messe in comunicazione fra loro; più in generale, parte della tecnica telefonica che si occupa dei metodi e dei sistemi per instaurare il collegamento fra utenti della rete telefonica. Esistono sostanzialmente tre sistemi di c. telefonica: sistemi a c. di circuito, sistemi a c. di messaggio e sistemi a c. di pacchetto. Nelle reti telefoniche che utilizzano sistemi a c. di circuito, viene realizzato, per collegare due utenti, un percorso riservato (circuito) fra trasmettitore e ricevitore, rimandando la connessione se questo risulta già occupato. Ottenuta la disponibilità del percorso, nessun altro nodo può utilizzare il canale finchè la comunicazione non è terminata. In questo modo il singolo collegamento avviene alla massima velocità, mentre le prestazioni globali della rete risentono dei tempi di attesa necessari per ottenere la connessione sul percorso. Nella c. di messaggio, invece, si assegna ancora un percorso logico che unisce il trasmettitore con il ricevitore, ma si impegna in modo riservato solo un tratto alla volta della distanza complessiva; il messaggio attende, in ogni nodo, che si liberi il tratto successivo prima di essere ritrasmesso verso il destinatario. Con tale sistema, il tempo di trasmissione del singolo messaggio diventa più lungo, mentre le prestazioni generali della rete migliorano poiché ogni sezione del percorso può essere utilizzata da un messaggio differente. Il problema principale è dovuto all’eccessiva quantità di dati in attesa nei nodi intermedi del cammino. Nei sistemi a c. di pacchetto il messaggio viene suddiviso in unità di più piccole dimensioni, dette pacchetti, che vengono inoltrati sulla rete in modo indipendente l’uno dagli altri; ogni pacchetto può seguire un percorso separato, a seconda del livello di traffico presente nelle varie linee, e giungere al destinatario in istanti diversi. La trasmissione di piccoli pacchetti delle medesime dimensioni (qualche migliaio di byte), consente di ottimizzare l’utilizzo della rete ottenendo un’elevata velocità di trasmissione complessiva. Il protocollo di comunicazione, però, deve prevedere un metodo per la ricostruzione esatta della sequenza dei pacchetti in modo da ricomporre il messaggio originario. Questo metodo si è rivelato il più efficiente ed è adottato dalla maggior parte delle reti per la trasmissione di dati (per esempio, sistemi per la connessione di elaboratori).