commensurabile
commensuràbile [agg. Der. del lat. commensurare, comp. di cum "insieme" e mensurare "misurare" e quindi "che si può misurare insieme con un'altra cosa, una rispetto all'altra"] [LSF] Il termine è usato, oltre che nel corretto signif. che segue, anche, ma impropr., per qualificare due o più grandezze che abbiano misure dello stesso ordine di grandezza. ◆ [ALG] Di grandezze omogenee che hanno un sottomultiplo comune, cioè il cui rapporto è un numero razionale; al contrario, non c., o incommensurabili, sono due grandezze omogenee il cui rapporto sia irrazionale. ◆ [MTR] Di grandezze che si possono misurare allo stesso modo, cioè omogenee, che hanno la stessa unità di misura.