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COMMANDO

di Rodrigo JANNELLI - Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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COMMANDO (plur. commandos)

Rodrigo JANNELLI

Durante la seconda Guerra mondiale furono così chiamati, dal nome dei gruppi mobili boeri che esercitarono la guerriglia contro gl'Inglesi fra il 1899 e il 1902, dei reparti di truppe britanniche specializzate per le operazioni cosiddette "combinate", quelle cioè alle quali "cooperano due o più servizî - esercito e marina; marina e aviazione, o tutti e tre - allo scopo di colpire il nemico col massimo effetto in un dato punto e in un dato momento". La ragione delle operazioni combinate doveva ricercarsi nella necessità di portare le proprie truppe sul territorio nemico, per mezzo di una spedizione proveniente da oltremare, protetta ed appoggiata da forze aeree e navali. L'azione delle forze aeree e navali non può da sola condurre alla sconfitta del nemico, ma, è necessario che il suo territorio venga materialmente occupato da forze terrestri, operanti in cooperazione con quelle navali ed aeree. Un'operazione combinata si manifesta normalmente con sbarchi principali e sbarchi sussidiarî; durante questi ultimi i commandos possono essere impiegati per attaccare obbiettivi isolati, l'accesso ai quali è topograficamente difficile, e che non richiedono per la conquista una grande unità di tipo normale, quale la brigata. Esempî di questi obbiettivi sono: batterie della difesa costiera, posti fortificati, punti di importanza tattica che si vogliono interdire al nemico. Tali obbiettivi si troveranno spesso lateralmente, e lo sbarco dei commandos sarà eseguito su quella striscia di costa che offre la migliore possibilità di sorpresa e mancanza di resistenza da parte del nemico, a spese, se necessario, di un facile successo. Un gruppo di commandos potrà far parte di una forza navale d'attacco, la quale consisterà di navi medie da sbarco per fanteria, oltre le necessarie zattere da sbarco, del tipo più indicato per quella specifica azione.

Dopo il consolidamento della posizione di copertura, i commandos possono essere impiegati per appoggiare l'avanzata delle truppe d'attacco verso l'interno, aggirando un fianco del nemico ed attaccandone le difese dal retro oppure infiltrandosi, come pattuglie offensive, attraverso le sue linee di comunicazione, per occupare punti chiave e per svolgere quei compiti che servono a ritardare e paralizzare i contrattacchi delle forze avversarie.

I commandos possono inoltre esser impiegati per svolgere compiti di natura strategica generale, anche non collegati con un'azione di attacco: per occupare o distruggere degli aeroporti, per colpi di mano isolati, per azioni diversive, informative, ecc.

I commandos possono avvicinarsi ai loro obbiettivi anche dal cielo; una sezione in ciascuna unità può essere addestrata al lancio con paracadute; rimane comunque normale il metodo di avvicinamento dal mare e su quei tratti di costa che per essere più impervî, sono anche meno difesi. L'azione dei commandos potrà precedere, seguire o svolgersi contemporaneamente all'attacco principale, a seconda della situazione.

I commandos sono reparti anfibî leggeri, estremamente mobili, addestrati ad agire in condizioni topografiche molto difficili, capaci di operare con grande iniziativa, per lo più di notte, sfruttando al massimo grado il fattore "sorpresa"; conseguentemente non possono sostenere a lungo una posizione conquistata, ma devono essere al più presto sostituiti o rinforzati e non devono essere impiegati in ruoli normali per fanteria.

I commandos furono inizialmente formati in Inghilterra nel 1940, dopo la ritirata di Dunkerque, con il principale compito di effettuare piccoli sbarchi dal mare sulle coste occupate dal nemico; il loro creatore fu il tenente colonnello dello stato maggiore D. W. Clarke. Durante questo primo periodo fu ritenuto che il loro compito normale sarebbe stato solo per operazioni di breve durata, contro obbiettivi militari e come unità individuali. Conseguentemente la loro composizione, l'addestramento ed equipaggiamento furono progettati per dare velocità e flessibilità di manovra, a scapito della potenza di fuoco e dei rifornimenti. I primi inizî non potevano essere più modesti; poche puntate eseguite da pochi uomini su obbiettivi nemici di scarsa importanza. Successivamente furono compiute azioni di maggiore entità, su località più importanti, talvolta anche a migliaia di miglia dall'Inghilterra: nelle isole norvegesi Lofoten (3-4 marzo e 26-28 dicembre 1941), nello Spitsbergen (25 agosto 1941), sulla costa cirenaica (aprile 1941), a Creta (baia di Suda, 27 maggio 1941), nel fiordo di Vaagsö (primavera 1942). Il 19 agosto 1942 venne il colpo di mano su Dieppe, dove furono sbarcati carri armati ed una quantità di truppe molto superiori che nei casi precedenti. I commandos estesero quindi i loro compiti e presero parte attiva a tutte le grandi operazioni di sbarco: il 10 luglio 1943 in Italia, il 6 giugno 1944 in Francia e così via.

In un primo tempo i commandos inglesi furono incorporati nelle Special service brigades; successivamente furono riorganizzati in un Commando group composto di un certo numero di Commando brigades. Il comando delle operazioni combinate fu affidato il 27 ottobre 1941 a lord Louis Mountbatten (v. in questa Appendice) che, dal 18 marzo 1942, con il grado di commodoro vice ammiraglio interinale, fu posto a capo delle operazioni combinate.

Bibl.: Ministero britannico delle informazioni, Operazioni combinate 1940-42, trad. ital., Londra 1945.

Vedi anche
Louis Francis lord Mountbatten Ammiraglio inglese (Windsor 1900 - al largo di Mullaghmore, Irlanda, 1979); studioso di problemi di logistica, progettò (1935) l'allestimento completo di una divisione aerotrasportata. Comandante (1939) della portaerei Illustrious, fu nominato capo delle operazioni combinate (1942) e organizzò in tale ... tattica Branca dell’arte e della tecnica militare che indica i principi e studia le modalità per schierare le truppe e farle manovrare sul campo di battaglia allo scopo di sopraffare il nemico. Non è una parte della strategia ma si sviluppa da essa, quando i due eserciti contrapposti vengono a contatto dando ... Forze armate Il complesso delle persone, dei mezzi e delle strutture organizzative di cui ogni Stato dispone per il perseguimento dei compiti militari. In Italia le Forze armate dipendono dal ministero della Difesa e sono costituite da: Esercito, Marina militare, Aeronautica militare e Arma dei carabinieri, corpo ... terrorismo L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti di aerei e simili. Diritto Diritto internazionale Nel diritto internazionale contemporaneo il ...
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Altri risultati per COMMANDO
  • commando
    Enciclopedia on line
    In origine, gruppi mobili boeri che esercitarono la guerriglia contro gli Inglesi fra il 1899 e il 1902. Reparti speciali di truppe britanniche, impiegati durante la Seconda guerra mondiale nelle operazioni cosiddette combinate, cioè quelle operazioni alle quali cooperavano due o più forze armate (esercito ...
Vocabolario
commando¹
commando1 commando1 ‹këmàandou› s. ingl. [dal port. commando «comando1» attrav. l’olandese] (pl. commandos ‹këmàandou∫〉), usato in ital. al masch. (e pronunciato comunem. ‹kommàndo›). – 1. Nome dei gruppi mobili boeri che esercitarono la...
commando²
commando2 commando2 (o comando) s. m. [dal fr. commande «obbligazione, commissione» e «piccolo cavo»]. – Cordicella di canapa, ritorta e resistente, usata nella pesca e, in marina, per fasciare cavi, per legature provvisorie, ecc.
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