come (com o com'; como; con)
La forma ‛ como ' è usata da D. solo due volte, in rima, nella Commedia, precisamente in If XXIV 112 E qual è quel che cade, e non sa como, e Pg XXIII 36 Chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì governasse... / non sappiendo como ?. La forma ‛ con ' appare in Pd XXXI 60 vidi un sene / vestito con le genti glorïose; anche in fusione con l'articolo determinativo, in Pg XXIX 145 E questi sette col primaio stuolo / erano abitüati. Casi di troncamento (com; Petrocchi com') sono presenti, più volte, davanti alle consonanti p, f, s, in Rime XL 4, XLIV 8, LXII 1, CVI 97, If XXVI 12, Pg XI 92, XXVII 49, Pd 160, XXII 143, Fiore CXIX 4; una volta davanti a m, in Pg XXXII 129 O navicella mia, com' mal se' carca! Eliso generalmente davanti a e, svariatissimi sono i casi in cui è apostrofato davanti a i e a, ma anche davanti a o (Rime CIII 71 com'orso; If XXV 141 com'ho fatt'io; Pg XI 114 com'ora; Pd VIII 140 com'ogne; XVIII 45 e XIX 60 com'occhio. In If XXXIV 80 e Pg I 119, II 132, XIV 27, XV 119, XVIII 87, XXIV 144, XXXIII 33 com'om: cfr. qui di seguito i casi di com'uom), e davanti a u (Cv IV XXVII 4 com'una rosa; Pg XVIII 78 com'un secchion; Pd II 38 com'una dimensione. In Rime CI 39, If IX 4, XV 45, XXXIV 83, Pd III 36, V 17, X 35, XIII 113 com'uom).
La forma ‛ come ' è usata in rima nei seguenti casi: If X 67, XXII 39, XXVIII 119, Pg XIII 101, XIX 103, XXVII 43, Pd XVI 100, XX 89, XXXII 16, Fiore LIV 13. A eccezione di If XXVIII 119, una delle parole con cui c. è in rima è sempre nome; in più casi si ha inoltre chiome e pome.
Diversamente dall'uso moderno nel quale, quando il secondo termine di paragone è un pronome, si adopera la forma tonica o forte, o oggettiva (‛ come me ', ‛ come te ', ecc.), possiamo dare i due casi seguenti di Paradiso in cui è usata la forma del soggetto: I 93 folgore, fuggendo il proprio sito, / non corse come tu ch'ad esso riedi; XXII 32 Se tu vedessi / com'io la carità che tra noi arde.
1.1. Avverbio e congiunzione di modo (in taluni casi è lecito pensare a un uso preposizionale). Stabilisce, nei più svariati modi formali, e spesso con ellissi verbale, un rapporto di comparazione o di equiparazione (dal più semplice paragone alla più ampia similitudine, cioè dal complemento alla proposizione comparativa), determinando relazioni di uguaglianza o di somiglianza, analogie, corrispondenze di quantità, di qualità o temporali, o anche una relazione di causa ed effetto. Ha il significato di " in quel modo (stesso) che ", " a guisa che ", " a modo di ", o altri più o meno simili a seconda delle relazioni o corrispondenze determinate. La nostra documentazione, qui come negli altri casi, non terrà ovviamente conto di tutte le presenze, ma sarà esemplificativa dei tipi e delle varietà d'impiego (per l'uso di ‛ così ' o ‛ sì ' nei diversi aspetti, soprattutto in questo paragrafo, si rinvia alle voci relative). Va precisato inoltre che stante la difficoltà di stabilire spesso una precisa distinzione con la proposizione modale, qui abbiamo accolto anche casi dubbi. Dalla Vita Nuova: VII 6 17 Sì che volendo far come coloro / che per vergogna celan lor mancanza, / di fuor mostro allegranza, / e dentro da lo core struggo e ploro; XI 3 lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto lo suo reggimento, molte volte si movea come cosa grave inanimata; XII 2 m'addormentai come un pargoletto battutto lagrimando; 4 mi chiamava così come assai fiate ne li miei sonni m'avea già chiamato; XIV 6 Se questi non ci infolgorasse così fuori del nostro luogo, noi potremmo stare a vedere la maraviglia di questa donna così come stanno li altri nostri pari; XX 3 4 e così esser l'un sanza l'altro osa / com'alma razional sanza ragione; XXIII 1 me convenia stare come coloro li quali non si possono muovere; XXV 3 avvegna forse che tra altra gente addivenisse, e addivegna ancora, sì come in Grecia, non volgari ma litterati poete queste cose trattavano; XXVII 3 3 sì com'elli m'era forte in pria, / così mi sta soave ora nel core; XLI 6 con ciò sia cosa che lo nostro intelletto s'abbia a quelle benedette anime sì come l'occhio debole a lo sole; una similitudine: XVIII 5 e sì come talora vedemo cadere l'acqua mischiata di bella neve, così mi parea udire le loro parole uscire mischiate di sospiri. Dalle Rime: XLII 7 né per via saggia come voi non voco; LXXII 6 ed ella mi rispose come un greco; LXXXIII 53 ma come al furto il ladro, / così vanno a pigliar villan diletto; LXXXIX 14 fu' io così ratto / in trarre a me 'l contrario de la vita, / come vertù di stella margherita; XC 2 Amor, che movi tua vertù da cielo, / come 'l sol lo splendore (inoltre vv. 5, 13, 17 e 27); CII 60, CIII 2 e 16, CIV 10 e 21, CXVI 36 e 38. Dal Convivio: I VI 6 Quelli che conosce alcuna cosa in genere, non conosce quella perfettamente: sì come, se conosce da lungi uno animale, non conosce quello perfettamente, perché non sa se s'è cane o lupo o becco; VIII 5 dare cose non utili al prenditore pure è bene, in quanto colui che dà mostra almeno sé essere amico; ma non è perfetto bene, e così non è pronto: come quando uno cavaliere donasse ad uno medico uno scudo, e quando uno medico donasse a uno cavaliere scritti li Aphorismi d'Ipocràs; e tra altri casi ancora: VIII 9, IX 3, X 13, XI 13, 4 e 11, XIII 4, II I 3, 10 e 12, III 16, IV 2, VI 8, XII 5, III I 3, VI 10, VII 10, VIII 12 (" Lo tuo riso sia sanza cachinno ", cioè sanza schiamazzare come gallina), IX 4, X 1, XII 6 (2 volte), IV IV 2, V 8, VI 20, VII 3, VIII 10, XI 7 (2 volte), XII 15, XXIV 12, XXVI 2, XXVII 5, XXVIII 3. In particolare, tuttavia, vogliamo riportare anche i seguenti altri casi, ancor più direttamente di tecnica, diciamo così, espositiva o dimostrativa: III XIV 1 Sì come ne la litterale esposizione dopo le generali laude a le speziali si discende, prima da la parte de l'anima, poi da la parte del corpo, così ora intende lo testo, dopo le generali commendazioni, a speziali discendere; XV 11 Dove è da sapere che la moralitade è bellezza de la filosofia; ché così come la bellezza del corpo resulta da le membra in quanto sono debitamente ordinate, così la bellezza de la sapienza, che è corpo di Filosofia come detto è, resulta da l'ordine de le virtudi morali, che fanno quella piacere sensibilmente; e inoltre IV VII 14 e 15. Una posizione di rilievo a sé, per i tipi di costrutto o di modulo o di espressione che presentano, meritano i seguenti altri casi dello stesso Convivio: II X 8 ne le corti anticamente le vertudi e li belli costumi s'usavano, sì come oggi s'usa lo contrario; XIV 6 Quello che Aristotile si dicesse non si può bene sapere di ciò, però che la sua sentenza non si truova cotale ne l'una translazione come ne l'altra; III IV 8 e sono queste parole del Profeta, in uno verso del Saltero scritte né più né meno come ne la risposta del prete; XI 5 ché tanto vale in greco ‛ philos ' com'è a dire ‛ amore ' in latino.
Dalla Commedia: If II 48 d'onrata impresa lo rivolve, / come falso veder bestia quand'ombra; 132 i' cominciai come persona franca; III 136 e caddi come l'uom cui sonno piglia (cfr. V 142); IV 3 io mi riscossi / come persona ch'è per forza desta (cfr. XXVIII 111); 96 quel segnor de l'altissimo canto / che sovra li altri com'aquila vola; V 29 mugghia come fa mar per tempesta; 126 dirò come colui che piange e dice; VI 19 Urlar li fa la pioggia come cani (cfr. XXX 20); VIII 50 qui staranno come porci in brago; XV 21 e sì ver'noi aguzzavan le ciglia / come 'l vecchio sartor fa ne la cruna; 45 ma 'l capo chino / tenea com'uom che reverente vada (cfr. XXI 25, XXXIV 80 e 83 e Pg I 119, II 132, XIV 27, XV 119, XVIII 87, XXIV 144, XXXIII 33); XVII 62 vidine un'altra come sangue rossa; 104 e quella tesa, come anguilla, mosse; 136 si dileguò come da corda cocca; XIX 49 Io stava come 'l frate che confessa; XXII 56 a cui di bocca uscia / d'ogne parte una sanna come a porco; XXIII 3 come frati minor vanno per via; XXVI 119 fatti non foste a viver come bruti (il costrutto sintetico, icastico, fa piuttosto pensare a un complemento: " da bruti "); XXXIII 78 co' denti, / che foro a l'osso, come d'un can, forti; XXXIV 12 e trasparien come festuca in vetro; e anche, tra altri ancora: III 117, IV 87 e 105, VII 84, XI 104, XII 15 e 57, XIII 45, 99, 103 e 126, XIV 11, 30, 58, 89 e 99, XV 18, XVII 75, XVIII 3, XIX 47 e 86, XXIII 38, 49 e 51, XXIV 11, XXV 59, 64, 84 e 132, XXVI 39, XXVIII 132, XXX 56 e 92, XXXI 59 e 81, XXXII 50, XXXIII 98 e 100, XXXIV 120; Pg II 11 Noi eravam lunghesso mare ancora, / come gente che pensa a suo cammino (cfr. Vn XIII 6, dove è da rilevare anche l'uso attenuativo di quasi: quasi come..., che s'incontra abbastanza spesso [per es., Pd III 36]; e cfr. anche Pg III 72); 51 ed el sen gì, come venne, veloce; 54 rimirando intorno / come colui che nove cose assaggia; 63 noi siam peregrin come voi siete; 88 Così com'io t'amai / nel mortal corpo, così t'amo sciolta; IV 105 si stavano a l'ombra dietro al sasso / come l'uom per negghienza a star si pone; V 14 sta come torre ferma; VI 50 già non m'affatico come dianzi (cfr. Pg XXVI 49 e Pd IX 17, XXIX 145); VIII 28 Verdi come fogliette pur mo nate / erano in veste; IX 42 diventa' ismorto, / come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia; 75 là dove pareami prima rotto, / pur come un fesso che muro diparte, / vidi una porta (dove è da notarsi pur usato spesso in unione con come, con valore rafforzativo: cfr., tra l'altro, XVII 78, XXI 109, e Pd I 51, XII 26, XXV 111); XX 6 come si va per muro stretto a' merli; XXIX 1 Cantando come donna innamorata; e inoltre, tra altri casi ancora: Pg V 42, VIII 36, 81, 87 e 102, IX 102, X 9, 45, 69, 87 e 129, XI 16 (E come noi lo mal Ch'avem sofferto / perdoniamo a ciascuno, e tu perdona / benigno), XII 1, 16 e 127, XIV 134, XV 75, XVI 10, XVIII 54, XX 21, 81 e 140, XXIII 3, XXIV 34 e 135, XXVII 86, XXVIII 52, XXX 71, XXXII 133, XXXIII 9 (rispuose, colorata come foco), 25 e 130; Pd I 20 Entra nel petto mio, e spira tue / sì come quando Marsïa traesti / de la vagina de le membra sue; III 123 cantando vanio / come per acqua cupa cosa grave; V 74 non siate come penna ad ogne vento; VII 15 mi richinava come l'uom ch'assonna; IX 24 seguette come a cui di ben far giova; XIV 126 come a colui che non intende e ode; XVII 135 Questo tuo grido farà come vento, / che le più alte cime più percuote; XXI 61 hai l'udir mortai sì come il viso; XXV 64 Come discente ch'a dottor seconda; XXVI 137 l'uso d'i mortali è come fronda / in ramo, che sen va e altra vene; XXVII 117 li altri son mensurati da questo, / sì come diete da mezzo e da quinto; XXXI 7 sì come schiera d'ape che s'infiora / una fïata e una si ritorna; XXXII 140 Ma perché 'l tempo fugge che t'assonna, / qui farem punto, come buon sartore; inoltre, tra altri casi ancora: I 60, II 17, 141 e 144, IV 77, 83, 103 e 127, V 17 e 66, VIII 88, 96 e 105, IX 9 e 114, X 58 e 78, XI 15, XII 71, XIII 51 e 128, XVI 80, XXI 81, XXII 2, 4 e 99, XXIII 49, 63 e 93, XXIV 147, XXVI 85, XXVII 113, XXVIII 9 e 87, XXX 91, XXXIII 128 e 144. Infine dal Paradiso, a parte, i seguenti due altri casi analoghi in cui si stabilisce una comparazione tra due aggettivi (e due aggettivi sostantivati), cioè un'equiparazione tra due qualità o determinazioni: II 28 quella / cui non potea mia cura essere ascosa, / volta ver' me, sì lieta come bella ...; XVI 91 e vidi così grandi come antichi.
Per la Commedia si può inoltre aggiungere al già dato l'indicazione dei luoghi, con alcune note, della maggioranza dei più elaborati paragoni e similitudini. In If I 22-27, III 25-30 e 112-117 (c., invece che col normale così, è in correlazione con similemente), V 40-43 e 46-49, VII 22-24, IX 76-81 e 112-117 (Sì come ad Arli, ove Rodano stagna, / sì com'a Pola, presso del Carnaro /...così...), XIII 40-44, XVI 94-105 e 130-136, XVII 19-24 (doppio riferimento comparativo: Come talvolta stanno a riva i burchi / ...e come là tra li Tedeschi lurchi / lo bivero s'assetta a far sua guerra...), 100-101 e 127-133, XVIII 14-18, XXII 19-24 e 25-28, XXIV 25-29, XXV 79-84, XXVII 7-15, XXXI 34-39, XXXII 31-36 (non è presente il correlativo così, e i versi presentano un particolare aspetto sintattico e stilistico, ellittico-sintetico, con relazioni a senso; cfr., per altro caso, i precedenti vv. 25-28), XXXII 127-129, XXXIV 4-7; Pg II 70-75 e 124-133 (con ulteriore comparazione al V. 132), III 79-87, X 130-135, XII 100-107, XV 16-23, XVIII 28-33, XIX 10-13, XXII 133-135 (comparazione per l'analogo contrario), XXIII 16-20, XXIV 64-69 e 70-74, XXV 4-9 e 91-96, XXVI 43-46 (non è presente il correlativo così), XXVII 1-5 (comparazione per opposti) e 37-42, XXIX 4-8 (ma cfr. con If XXXII 31-36), XXX 85-99 (rilevante il parallelismo tra duplici aspetti a confronto), XXXI 16-21, XXXII 52-60 (non è presente il correlativo così); Pd I 49-54 (E sì come secondo raggio suole / uscir del primo e risalire in suso, / pur come pelegrin che tornar vuole, / così...: dove il riferimento comparativo è rafforzato, reso più intenso, da una seconda comparazione), 127-132 e 133-135, II 88-90, 106-111 e 133-138, III 91-94, V 91-93, 100-104 e 133-137, VIII 16-21, X 139-148, XII 10-21, XIV 19-24, 52-57, 70-75, 97-102 e 118-123, XVIII 22-27, 58-63, 73-78 e 100-105, XIX 19-21 (Così un sol calor di molte brage / si fa sentir, come di molti amori / usciva solo un suon di quella image: comparazione a termini e costrutto inversi), XX 142-148 (cfr., e vedi pure Pd I 49-54 e XII 26), XXI 34-42 (c. è in correlazione con tal modo), XXIII 1-12, 40-45 e 79-84, XXIV 13-18, 46-51 e 147-154, XXV 19-24 e 103-108, XXVI 70-78, XXVII 31-34 e 67-72, XXVIII 79-86, XXIX 25-30 (cfr. al precedente v. 24), XXX 46-51 e 109-114, XXXI 118-123 e 124-129, XXXII 28-33.
1.2. Come congiunzione correlativa, unitamente a sì (o anche così), in Cv I I 14 quattordici canzoni sì d'amor come di vertù materiate; III 5 di minor pregio si fece ogni opera, sì già fatta, come quella che fosse a fare; IV 12 questa terza cagione può essere così nel male come nel bene; XI 7 l'abito di vertude, sì morale come intellettuale; II III 13 ciascuno [cielo], sì lo nono come li altri, hanno un cerchio; VIII 8 se noi rivolgiamo tutte le scritture, sì de' filosofi come de li altri savi scrittori, tutti concordano in questo; III V 1 ne la prima parte io commendo questa donna interamente e comunemente, sì ne l'anima come nel corpo; VII 1 Commendata questa donna comunemente, sì secondo l'anima come secondo lo corpo; IX 7 Queste cose visibili, sì le proprie come le comuni; IV II 8 però lo tempo è da provedere, sì per colui che parla come per colui che dee udire; XXII 5 ogni animale ... razionale come bruto, se medesimo ama; Pd XIII 117 ché quelli è tra li stolti bene a basso / che, sanza distinzione, afferma e nega / così nell'un come nell'altro passo (Petrocchi: ne l'un così come ne l'altro passo). A questi si può aggiungere il caso di Fiore CXCII 3 come 'l danaio venia, così n'andava.
1.3. Frequente la congiunzione subordinativa composta, o locuzione congiuntiva, ‛ c. se ' (ma il ‛ se ' spesso non è espresso) seguita dal verbo al modo congiuntivo (imperfetto e piuccheperfetto). Esprime, stabilisce analogia di modo: Vn IX 10 6 Ne la sembianza mi parea meschino, / come avesse perduto segnoria; XXII 6 Questi ch'è qui piange né più né meno come se l'avesse veduta, come noi avemo; 8 ne l'altro dico la loro risponsione, pigliando ciò ch'io udio da loro sì come lo mi avessero detto rispondendo (vedi anche il § 7); e inoltre XXIV 1, XXV 1, 2, 8 (2 volte) e 9, XL 5. Si aggiunga qui, se si vuole, XIX 2 la mia lingua parlò quasi come per se stessa mossa (cfr. XXXIII 1 e XXXVI 1 e vedi anche alla fine di questo sottoparagrafo 1.3.); Rime CI 6 parla e sente come fosse donna, e CIII 11; Cv II IX 2 dico che dice parole lamentandosi, quasi come si maravigliasse de la subita transmutazione; III X 4 ché, come s'io fosse stato [diafano], così per ogni lato mi passava lo raggio loro; If V 141 di pietade / io venni men così com'io morisse; X 36 ed el s'ergea col petto e con la fronte / com'avesse l'inferno a gran dispitto; XXV 90 sbadigliava / pur come sonno o febbre l'assalisse (cfr. pur come, Pg XVI 26 e 68, XXVI 23); VIII 72, X 55 e 109, XXV 61, XXVI 89, XXX 103 e 138; Pg VIII 48 vidi un che mirava / pur me, come conoscer mi volesse; XXIX 124 l'altr'era come se le carni e l'ossa / fossero state di smeraldo fatte; e I 39, II 117, VIII 12; Pd I 62 e di sùbito parve giorno a giorno / essere aggiunto, come quei che puote / avesse il ciel d'un altro sole addorno; XII 78, XX 27; Fiore CXLI 4 e quella là trovò molto pensando, / come se fosse d'una voglia ria; CCXIII 14 ciascun si levò suso, e sì s'afferra, / a quella zuffa, come fosser cani. Con altro modo, in Vn XXXV 3 quando li miseri veggiono di loro compassione altrui, più tosto si muovono a lagrimare, quasi come di se stessi avendo pietade, e Cv II XII 4 molte cose, quasi come sognando, già vedea.
A ciò si possono far seguire i seguenti casi che probabilmente hanno coi precedenti un'analogia formale (in quanto ellittici): Vn III 2 come inebriato mi partio da le genti; IX 3 ne la mia imaginazione apparve come peregrino leggeramente vestito e di vili drappi; XIX 21 aggiungo una stanza quasi come ancella de l'altre; XXX 1 quasi come entrata de la nuova materia che appresso vene.
1.4. Ancora con funzione di congiunzione, se pur con uso e tono vari, nel senso di " secondo che ", " per quel che ", " nel modo che ", " conformemente a " (talora con senso limitativo): Vn XII 11 12 però che quella che ti dee audire, / sì com'io credo, è ver di me adirata; XXVIII 2 non sarebbe sufficiente la mia lingua a trattare come si converrebbe di ciò; VII 2, VIII 3, XXII 1, XXXVII 6 4, XL 9 4, XLII 2; Rime L 55 Dunque vostra salute omai si mova, / e vegna dentro al cor, che lei aspetta, / gentil madonna, come avete inteso; LXII 11, LXVII 53, XXXIII 75, CIV 45; Cv I V 12 lo latino molte cose manifesta concepute ne la mente che lo volgare far non può, sì come sanno quelli che hanno l'uno e l'altro sermone; X 6 Dico che lo naturale amore principalmente muove l'amatore a tre cose: l'una si è a magnificare l'amato; l'altra è ad esser geloso di quello; l'altra è a difendere lui, sì come ciascuno può vedere continuamente avvenire; II VII 6 Onde io pensando spesse volte come possibile m'era, me n'andava quasi rapito; If III 75 or mi concedi / ch'i' sappia quali sono, e qual costume / le fa di trapassar parer sì pronte, / com'i' discerno per lo fioco lume; V 105 Amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non m'abbandona; VI 54 e VIII 75 (come tu vedi; anche XXIII 119), VII 120 (come l'occhio ti dice), X 5, XI 33, XVI 68 (sì come suole), XXII 104, XXVI 33 e 141, XXVII 104 (come tu sai), XXXII 2; Pg I 61 Sì com'io dissi, fui mandato ad esso / per lui campare; e qui anche I 72 libertà va cercando, ch'è sì cara, / come [" quanto "?] sa chi per lei vita rifiuta; e inoltre V 35, VI 21, XI 65, XIII 113 e 132, XV 21, XVI 59, XIX 114, XXII 123, XXXIII 128; Pd II 122 (come tu vedi omai), III 28 (come suole), V 51 (come saver dei), XII 43, XVII 53, XX 103, XXI 69, XXIV 33 e 38, XXXII 9, XXXIII 47. Anche in Fiore XXX 2, XLVIII 2, LIII 2. Qui pure consideriamo If V 96 mentre che 'l vento, come fa, ci tace.
Quanto ai modi del tipo " come si è detto ", " come dice, afferma, scrive... ", e simili, una larga e varia presenza se ne ha ovviamente soprattutto nel Convivio. Se ne citano casi rappresentativi. Dalla Vita Nuova: XIII 4 con ciò sia cosa che li nomi seguitino le nominate cose, sì come è scritto: " Nomina sunt consequentia rerum "; XX 3 2 Amore e 'l cor gentil sono una cosa, / sì come il saggio in suo dittare pone; XXII 2 e 12, XXIII 16, XXVI 9, XXXIII 2. Dal Convivio: I I 1 Sì come dice lo Filosofo nel principio de la Prima Filosofia, tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere; XII 3 sì come brievemente io mosterrò; IV XXX 5 come provato è di sopra in altro trattato; I XIII 9, II I 15, III XIII 2, XIV 1, IV I 9, ecc. Si cita infine il caso di If XXVIII 12 come Livïo scrive, che non erra. Diverso quello di Pg XXI 7 Ed ecco, sì come ne scrive Luca / che Cristo apparve a' due ch'erano in via, / già surto fuor de la sepulcral buca, / ci apparve un'ombra.
1.5. Come congiunzione modale, inoltre, col valore di " comunque ", " in qualsiasi modo ", in If XV 93 Tanto vogl'io che vi sia manifesto, / pur che mia coscïenza non mi garra, / ch'a la Fortuna, come vuol, son presto, e poco oltre, 96 però giri Fortuna la sua rota / come le piace.
2. Come congiunzione dichiarativa o dichiarativa modale, col valore di " in qual modo ", " che ", in Vn V 2 Vedi come cotale donna distrugge la persona di costui; IX 13 ne la prima parte dico sì com'io trovai Amore ... ne la terza dico com'elli mi disparve (e si veda inoltre XIX 16; in XX 7 sono da considerare specialmente i due casi coordinati, il primo dei quali col verbo al congiuntivo: ne la seconda dico sì come questo suggetto e questa potenzia siano produtti in essere, e come l'uno guarda l'altro come forma materia; si osservi anche il seguente § 8); XII 7, XXI 1, XXVI 9, XXVII 2, ecc. Si consideri inoltre XVI 5 La quarta si è come cotale veduta non solamente non mi difendea, ma finalmente disconfiggea la mia poca vita (cfr. il testo che precede). In Rime CVI 137 Vedete come conchiudendo vado; Cv I I 16 E se ne la presente opera, la quale è Convivio nominata e vo' che sia, più virilmente si trattasse che ne la Vita Nuova, non intendo però a quella in parte alcuna derogare, ma maggiormente giovare per questa quella; veggendo sì come ragionevolmente quella fervida e passionata, questa temperata e virile esser conviene; VI 1 Mostrato come lo presente comento non sarebbe stato subietto a le canzoni volgari se fosse stato latino, resta a mostrare come non sarebbe stato conoscente, né obediente a quelle; e poi sarà conchiuso come per cessare disconvenevoli disordinazioni fu mestiere volgarmente parlare; VII 1, VIII 1 (due volte), IX 4, X 5 (due volte), XII 2 (due volte), XIII 1 (2 volte), II I 1, III 18, III VIII 1(due volte), XIV 12, IV VIII 16 (2 volte), XI 1 (2 volte), XIII 12, XV 18, XVI 2 e 9, XXVII 17; ecc. Un passo anche da II Voi che 'ntendendo 10-12 Io vi dirò del cor la novitate, / come l'anima trista piange in lui, / e come un spirto contra lei favella. Dallo stesso Convivio un caso di dichiarativa modale e causale coordinate introdotte da c. e ‛ perché ' congiunti per immediata copulazione, in cui le due congiunzioni formano un modulo espressivo d'accoppiamento (cfr. § 9): Ora ch'è mostrato come e perché nasce amore... (II VIII 1). Anche in If XI 21 intendi come e perché son costretti; e si aggiunga If XXVII 72 e come e quare, voglio che m'intenda. Vedi pure oltre, alla fine del paragrafo.
Alcuni casi di dichiarative o dichiarative modali dalla Commedia: If I 10 Io non so ben ridir com'i' v'intrai; V 128 Noi leggiavamo un giorno per diletto / di Lancialotto come amor lo strinse; IX 10 I' vidi ben sì com'ei ricoperse / lo cominciar con l'altro che poi venne (cfr. Pg XXIV 58); XI 99, XIII 88, XV 85, XXII 57, XXVII 102; Pg I 56 Ma da ch'è tuo voler che più si spieghi / di nostra condizion com'ell'è vera; 67 Com'io l'ho tratto, saria lungo a dirti; II 34 Vedi come l'ha dritte verso 'l cielo; III 144, IV 45, 73 e 119, V 109, VII 43, VIII 104, IX 70, X 108 e 120, XII 50, 52, 54 e 58, XIX 60, XXI 77, XXV 22, 25 e 61, XXVIII 88, XXIX 50, XXII 47, XXXII 64, XXXIII 87 e 96; Pd II 42 quella essenza in che si vede / come nostra natura e Dio s'unio; 124 Riguarda bene omai sì com'io vado / per questo loco al vero che disiri; IV 16 Io veggio ben come ti tira / uno e altro disio (e cfr. V 7 e 124, XVII 106, XXI 74); X 13 Vedi come da indi si dirama / l'oblico cerchio che i pianeti porta; 51 mostrando come spira e come figlia; XXVII 118 e come il tempo tegna in colal testo / le sue radici e ne li altri le fronde, / omai a te può esser manifesto; XXXIII 137 veder voleva come si convenne / l'imago al cerchio e come vi s'indova; VII 147, XVI 74 (2 volte) e 76, XIX 31, XXVIII 109; Fiore LIV 3 sì le manda per lettera tu' stato, / dicendo com'Amor t'ha sì legato; CLXXIII 2 Gran festa gli farai e grand'amore, / e di' come gli ti se' tutta data.
Vanno aggiunti due passi che hanno una certa analogia tra loro e sono connessi, se pur diversamente, ad altri casi qui sopra riportati: Vn XXXI 12 42 e d'onne consolar l'anima spoglia / chi vede nel pensero alcuna volta / quale ella fue, e com'ella n'è tolta; Pd XXIX 47 Or sai tu dove e quando questi amori / furon creati e come (con uso ellittico o assoluto di ‛ come ').
3. Come congiunzione temporale, con il valore di " quando ", " mentre ", " (non) appena (che) ", e simili, esprimendo per lo più simultaneità, in Rime CXVI 52 Com'io risurgo, e miro la ferita / ... confortar non mi posso; Cv II XII 1 come per me fu perduto lo primo diletto de la mia anima ... io rimasi di tanta tristizia punto, e IV XXVIII 3 lo buono marinaio, come esso appropinqua al porto, cala le sue vele; If X 40 Com'io al piè de la sua tomba fui, / guardommi un poco; XVI 19 Ricominciar, come noi restammo, ei / l'antico verso; XVII 58 E com'io riguardando tra lor vegno, / in una borsa gialla vidi azzurro; IX 109, XX 10, XXI 65, XXIV 19, XXVI 28, XXXII 16, XXXIII 55; Pg II 37 Poi, come più e più verso noi venne / l'uccel divino, più chiaro appariva; I 28, II 19, III 88 (in questo esempio si riscontra una sfumatura causale); IV 24 e 97, V 115 e 121, VI 25, VIII 61, IX 59, 67, 79 e 137, XV 82 e 92, XVII 31, XIX 70 e 128, XX 101, XXVII 6, 13 e 124, XXXI 76; Pd XIV 43 Come la carne glorïosa e santa / fia rivestita, la nostra persona / più grata fia per esser tutta quanta; V 95 e 134, XII 58, XV 74, XVIII 38, XIX 113, XX 8, XXVI 142, XXVIII 13, XXXI 139. Alcuni casi anche con costruzione paraipotattica, in If XXV 49-51 Com'io tenea levate in lor le ciglia, / e un serpente con sei piè si lancia / dinanzi a l'uno; Pg VIII 94 Com'ei parlava, e Sordello a sé il trasse; XIV 136 Come da lei l'udir nostro ebbe triegua, / ed ecco l'altra con sì gran fracasso, / che somigliò tonar che tosto segua.
Abbastanza numerosi i casi della locuzione ‛ sì (così) tosto c. ': Rime XCI 40 E io 'n cotal voler fermato fui / sì tosto come il gran disio ch'io sento / fu nato; If V 79 Sì tosto come il vento a noi li piega, / mossi la voce (cfr., per altro, If XVI 89); Pg XXX 124 Sì tosto come in su la soglia fui / di mia seconda etade e mutai vita, / questi si tolse a me; XXV 68; Pd XII 1 Sì tosto come l'ultima parola / la benedetta fiamma per dir tolse, / a rotar cominciò la santa mola; XXVIII 134; Fiore XLVIII 11 svegliò Castitate e Gelosia / sì tosto com'i' ebbi il fior basciato (cfr. anche Vn XV 2, e Rime LXIII 2). I seguenti altri casi, ovviamente con quelli qui sopra riferiti, sono da considerarsi in particolare sul piano storico e su quello stilistico-espressivo (con influsso di esigenze retoriche di simmetria): If XXII 136 e come 'l barattier fu disparito, / così volse li artigli al suo compagno; Pg IX 40 Non altrimenti Achille si riscosse / ...che mi scoss'io, sì come da la faccia / mi fuggì 'l sonno; XIX 107 come fatto fui roman pastore, / così scopersi la vita bugiarda; XXVII 49 Sì com'fui dentro, in un bogliente vetro / gittato mi sarei per rinfrescarmi; Pd III 19 Sùbito sì com'io di lor m'accorsi / ... li occhi torsi; XIV 5, XXIV 152, XXVI 67, XXX 88 (per più ampie considerazioni, si veda R. C. Mäder, Le proposizioni temporali in antico toscano - sec. XIII-XIV, Berna 1968, 43-52, e passim). In un passo interessante (Pd V 106-138) si susseguono, a parte i semplici c., vari ‛ sì c. ', con diverso valore: modale-temporale (v. 106), temporale (v. 114), modale (v. 124), temporale-iterativo (v. 126) e comparativo (v. 133). Nell'esempio seguente (Cv IV XXIV 14) abbiamo, secondo una certa interpretazione, sì tosto come comparativo e tosto come temporale: Onde, sì come, nato, tosto lo figlio a la tetta de la madre s'apprende, così tosto, come alcuno lume d'animo in esso appare, si dee volgere a la correzione del padre, e lo padre lui ammaestrare. Per un incontro notevole di usi diversi, si veda anche Cv III XI 9 ss.
Un caso di ‛ c. prima ' (" appena che "), in Rime CIV 27 Come Amor prima per la rotta gonna / la vide in parte che il tacere è bello, / egli, pietoso e fello, / di lei e del dolor fece dimanda.
4. Come congiunzione causale, in Pg III 13 la mente mia, che prima era ristretta, / lo 'ntento rallargò, sì come vaga; XI 5 laudato sia 'l tuo nome e 'l tuo valore / da ogne creatura, com'è degno / di render grazie al tuo dolce vapore; Fiore XCIV 1 Come Falsosembiante sì parlava, / Amor sì il prese allora a 'rragionare. Anche: Vn XXXVIII 2 E quando io avea consentito ciò, e io mi ripensava sì come da la ragione mosso. Probabilmente i sì come qui riportati valgono " siccome ", " in quanto ", " poiché ".
5. Un caso di uso quale congiunzione concessiva (equivalente a ‛ c. che '), col valore di " benché ", " sebbene ", in Cv II IV 13 Come pure la speculativa convegna loro, pure a la speculazione di certe segue la circulazione del cielo, che è del mondo governo.
6. In un certo numero di casi è usato come avverbio e congiunzione interrogativa (in proposizioni dirette e indirette), con il valore di " in qual modo? ", " perché? ", rilevando spesso il senso di incomprensione, di incredulità, di dubbio (talora per " come mai? ", " come è possibile che? "): Vn XIX 11 44 Cosa mortale / come esser pò sì adorna e sì pura?; Cv IV VII 8 Questo altro come si chiamerà?; e XIII 2 E se poi io desidero di sapere che cosa e com'è ciascuno di questi principii, questo è un altro desiderio nuovo: due usi abbastanza comuni; con diversa interpunzione e variamente interpretato secondo le edizioni, il seguente altro passo sempre del libro IV (VII 14): Potrebbe alcuno dicere: Come è morto e va? Rispondo che è morto [uomo] e rimaso bestia. Più numerose le occorrenze nella Commedia: If IV 17 Come verrò, se tu paventi / che suoli al mio dubbiare esser conforto?; V 119 a che e come concedette amore / che conosceste i dubbiosi disiri?; XXXIV 103 e 104 e questi com'è fitto / sì sottosopra? e come, in sì poc'ora, / da sera a mane ha fatto il sol tragitto?; Pg II 93 ma a te com'è tanta ora tolta?; XXV 20 Come si può far magro / là dove l'uopo di nodrir non tocca?; III 5, VII 49, XI 132, XV 61, XXIII 82; Pd I 99 ma ora ammiro / com'io trascenda questi corpi levi; XV 7 Come saranno a' giusti preghi sorde / quelle sustanze... ?; II 38, XIII 89. Con diversa interpunzione, che comunque non modifica il senso del testo, il passo di If X 67-68 Come? / dicesti " elli ebbe "? non viv'elli ancora? (cfr. Pg XXI 19 e XXVII 43): così, secondo l'ediz. Petrocchi, si ha un uso assoluto. Con tono diverso, in Pg XXX 74 Come degnasti d'accedere al monte?. Rientrano, se si vuole, più direttamente nell'uso dubitativo Cv III XV 7 Veramente può qui alcuno forte dubitare come ciò sia, che la sapienza possa fare l'uomo beato, non potendo a lui perfettamente certe cose mostrare, e Pd VIII 93 Fatto m'hai lieto, e così mi fa chiaro, / poi che, parlando, a dubitar m'hai mosso / com'esser può, di dolce seme, amaro.
7. Con funzione avverbiale, in usi esclamativi di meraviglia, di stupore gioioso o doloroso, di rammarico, e simili, con significati del genere di " quanto ", " in qual modo ": Vn XXIII 10 Oi anima bellissima, come è beato colui che ti vede!; Rime XCVI 12 Oh, messer Cin, come 'l tempo è rivolto / a danno nostro; Cv II Voi che 'ntendendo 31 Oh lassa a me, come si fugge / questo piatoso...! IV VII 4 Oh com'è grande la mia impresa...!; XXI 6 O altezza de le divizie de la sapienza di Dio, come sono incomprensibili giudicii e investigabili le tue vie!; XXX 6 Oh quanto e come bello adornamento è questo...!, e anche IV XII 10; If XVIII 37 Ahi come facean lor levar le berze / a le prime percosse!, e XXVII 121; Pg III 9 come t'è picciol fallo amaro morso!; XII 62 o Ilïón, come te basso e vile / mostrava il segno che lì si discerne!; Pd XIV 77 Oh vero sfavillar del Santo Spiro! / come si fece sùbito e candente / a li occhi miei che, vinti, nol soffriro! (Ha valore di congiunzione modale in If XXVIII 30 e 31 Or vedi com'io mi dilacco! / vedi come storpiato è Mäometto!, e Pg VII 106 guardate là come si batte il petto! Analogamente: If V 19 guarda com'entri e di cui tu ti fide; XXXII 19 Guarda come passi; Pd XXVII 78 Adima / il viso e guarda come tu se' vòlto.
Ancora con valore di " quanto ", intensivo, o esprimendo comunque una quantità più o meno notevole, in Vn XXIII 3 veggendo come leggiero era lo suo durare, e 21 30 Mentr'io pensava la mia frale vita, / e vedea 'l suo durar com'è leggiero; Rime XC 58 non s'accorge ancor com'ella piace; Cv IV XII 8 (con tono ironico) e pongasi mente, per avere oculata fede, pur a la vita di coloro che dietro a esse vanno, come vivono sicuri quando di quelle hanno raunate, come s'appagano, come si riposano; If XXIX 139 e te dee ricordar, se ben t'adocchio, / com'io fui di natura buona scimia; XXXIV 22 Com'io divenni allor gelato e fioco, / noi dimandar, lettor; XXIII 120, XXXIII 20; Pg VI 111 e vedrai Santafior com'è oscura!; XII 12 e amendue / già mostravam com'eravam leggeri, e VI 94; Pd II 47 Madonna, sì devoto / com'esser posso più, ringrazio lui (si consideri tuttavia si... come più); XVII 58 e 59 Tu proverai sì come sa di sale / lo pane altrui, e come è duro calle / lo scendere e 'l salir per l'altrui scale (da sottolineare l'uso come è duro calle), e V 110, XX 64 e XXII 10 Come t'avrebbe trasmutato il canto... mo pensar lo puoi.
8.1. Con il valore di " quale " (aggettivo relativo), spesso nella locuzione ‛ c. colui che ', ‛ c. quello che ', e simili, con significati che si determinano precisamente caso per caso nell'ambito dei seguenti: " nella condizione di ", " nella qualità di ", " in quanto tale ", " essendo tale ". Talora si sfuma nel valore causale: Vn XXII 2 nulla sia sì intima amistade come da buon padre a buon figliuolo e da buon figliuolo a buon padre; XXV 6 lo primo che cominciò a dire sì come poeta volgare; XXVI 1 di questo molti, sì come esperti, mi potrebbero testimoniare a chi non lo credesse; XXXIII 6 11 Ond'io chiamo la Morte, / come soave e dolce mio riposo; XXXVIII 3 è mosso da così gentil parte com'è quella de li occhi de la donna che tanto pietosa ci s'hae mostrata; Rime LVII 8 tragge tutta bontate / a sé, come principio ch'a possanza; XC 73, XCI 20; Cv I II 7 Lodare sé è da fuggire sì come male per accidente; II I 8 sempre lo litterale dee andare innanzi, sì come quello ne la cui sentenza li altri sono inchiusi; III Amor che ne la mente 58 Cose appariscon ne lo suo aspetto / ... che le vi reca Amor com'a suo loco (cfr. VIII 13); IV XXVIII 2 E dice ch'ella fa due cose: l'una, che ella ritorna a Dio, sì come a quello porto onde ella si partio quando venne ad intrare nel mare di questa vita...; e inoltre, tra altri casi ancora, I X 4, XII 7, II VI 6, XIII 30, III VII 15, IV VI 6; If III 13 Ed elli a me, come persona accorta; XII 53 Io vidi un'ampia fossa in arco torta, / come quella che tutto 'l piano abbraccia, e XIV 105; Pg XXII 19 e 21 Ma dimmi, e come amico mi perdona / se troppa sicurtà m'allarga il freno, / e come amico omai meco ragiona; XXX 9 la gente verace / ... al carro volse sé come a sua pace, e XIV 62, XXV 41; Pd I 124 e ora li, come a sito decreto, / cen porta la virtù di quella corda, e XXVII 108.
8.2. Nel Convivio sono svariati i casi d'impiego per introdurre un'esemplificazione o fare un riferimento indicativo - esemplificativo - illustrativo o documentativo o specificativo: con il valore di " quale per esempio ", e simili: I XII 10 (Questa è tanto amabile, che... li suoi nimici l'amano, sì come sono ladroni e rubatori; e però vedomo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia, massimamente è odiata, sì come è tradimento, ingratitudine, falsitade, furto, rapina, inganno e loro simili); II IV 4, XIV 1, III VII 4, IV VI 14 (E questi furono Academici chiamati, sì come fue Platone e Speusippo suo nepote), IX 5 (Ed è da sapere che la nostra ragione a quattro maniere d'operazioni, diversamente da considerare, è ordinata: ché operazioni sono che ella solamente considera, e non fa né può fare alcuna di quelle, sì come sono le cose naturali e le sopranaturali e le matematice...), ecc.
9. Nella Commedia si hanno due occorenze dell'uso sostantivato del vocabolo: Pg XXV 36 Se le parole mie, / figlio, la mente tua guarda e riceve, / lume ti fiero al come che tu die, in caso indiretto e col valore contestuale: " al dubbio che tu esprimi "; Pd XXI 46 Ma quella ond'io aspetto il come e 'l quando / del dire e del tacer, si sta, in cui si riscontra, in caso diretto, la particolare espressione di accoppiamento " il come e il quando ", oggi usuale, come altre analoghe, nel linguaggio familiare. A questi due casi si potrebbero forse accostare i seguenti: If XXIV 112 qual è quel che cade, e non sa como; Pd XX 89 Io veggio che tu credi queste cose / perch'io le dico, ma non vedi come: " il come " (?): il poeta cioè non sa trovarne una spiegazione razionale.