coma
Stato di completa perdita della coscienza, della motilità volontaria e della sensibilità, con conservazione, parziale o totale, delle funzioni vegetative (circolazione, respirazione, digestione, termogenesi, ecc.).
Il c. può costituire una grave conseguenza o complicazione di vari processi morbosi (malattie o lesioni del cervello, gravi stati infettivi o tossici, sia esogeni sia endogeni), di traumi cranici, violenti stimoli termici (colpo di sole), elettrici (folgorazione), farmacologici (forti dosi di insulina, di narcotici, ecc.). Per quanto il meccanismo patogenetico del c. non sia perfettamente chiarito, appare certo tuttavia che, qualunque ne sia la causa, vi è alla base di esso un grave perturbamento del metabolismo cellulare, specialmente a livello del tessuto nervoso. In rapporto alla sede o alla natura della causa determinante, si distinguono vari tipi di c.: c. cerebrale, c. diabetico, c. ipoglicemico (o c. insulinico), c. uremico, c. epatico, c. tossico, per lo più clinicamente differenziabili in base a sintomi peculiari e spesso a dati anamnestici. Mentre nei casi artificialmente provocati la reversibilità del c. è facilmente realizzabile con opportuni provvedimenti, quando si tratta di una complicazione morbosa esso, in alcuni casi, può rappresentare il quadro terminale della malattia (specialmente in caso di uremia o di grave insufficienza epatica), in altri casi può regredire dopo cure (specie se queste sono precocemente instaurate) o perfino spontaneamente.
Ai fini di una rapida classificazione dello stato di c. è stato proposta una scala, detta di Glasgow (Glasgow Coma Scale o Glasgow score), che si basa su tre tipi di risposta agli stimoli (oculare, verbale e motoria) e si esprime con un indice che deriva dall’insieme delle valutazioni di ogni singola funzione. Il punteggio va da 1a 4 per l’apertura degli occhi (eye opening response), da 1 a 5 per la risposta verbale (verbal response), e da 1 a 6 per la risposta motoria. Ogni punteggio è preceduto da una sigla che definisce la funzione associata: E (eye) per l’occhio, V (verbal) per la funzione verbale e M (motor) per quella motoria. In questo modo è possibile definire il tipo di situazione: per es., il massimo punteggio E4V5M6 corrisponde alla presenza di uno stato di veglia e di coscienza, mentre il punteggio minimo (E1V1M1) descrive il coma profondo. Questa scala non è utilizzabile in età pediatrica, in particolare sotto i 36 mesi: per questo scopo è stata proposta una variante applicabile ai bambini più piccoli.