colui
1. ‛ Colei ', c. e ‛ color(o) ', in quanto sono seguiti quasi sempre da proposizione relativa introdotta da ‛ che ', ‛ cui ', ‛ il (la) quale ', ‛ dov(e) ', non tanto hanno funzione dei pronomi personali, ma introducono perifrasi e, identificando il loro valore semantico con quello di pronomi relativi indefiniti, hanno una rilevanza definitoria e connotativa decisamente inferiore a quella di ‛ costei ', ‛ costui ', ‛ costor(o) ', dai quali pronomi debbono esser tenuti affatto distinti, tranne in casi particolari (per cui v. § 5). L'analisi funzionale di ‛ colei ', c., ‛ color(o) ' si collega strettamente con quella dei pronomi relativi indefiniti (v. CHI) e delle perifrasi relative in genere, i cui rapporti con analoghi costrutti di testi latini medievali sono ovvi.
2. ‛ Colei ', nelle due attestazioni della Vita Nuova, di cui una in poesia (XXXVII 7 8), è seguito da proposizione relativa, come il corrispondente maschile c., che vi ricorre 11 volte, di cui due in poesia (Vn XII 14 35, XXII 13 1). La ripresa di c. è effettuata con lui in XII 7 E di ciò [tu] chiama testimonio colui che lo sa, e come tu prieghi lui che li le dica. Il costrutto mi facea stare quasi come colui che non sa per qual via pigli suo cammino, e che vuole andare e non sa onde se ne vada (XIII 6) è riecheggiato in costrutti analoghi della Commedia (cfr. If V 126, Pg II 54, XIX 41). L'indeterminatezza di c. si spinge alla denotazione dell'ineffabile nelle parole finali del libello: XLII 3 Beatrice... gloriosamente mira ne la faccia di colui qui est per omnia saecula benedictus. Per l'allineamento tra c. e ‛ coloro ', cfr. XXII 2 cotale partire [è] doloroso a coloro che rimangono e sono stati amici di colui che se ne va.
‛ Coloro ' ricorre dodici volte nella Vita Nuova, di cui una in VII 6 17, in rima. È sempre seguito da proposizione relativa, e la funzione ne è chiara in XIV 14 E questo dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado fedele d'Amore; e a coloro che vi sono è manifesto ciò che solverebbe le dubitose parole, e in XIX 1 se io non parlasse a donne... e non a ogni donna, ma solamente a coloro che sono gentili e che non sono pure femmine.
3. Nelle Rime, ‛ colei ' ritorna sette volte (una in Rime dubbie X 13), sempre seguito da proposizione relativa, e due volte preceduto da ‛ come ' (v. sopra). C., che vi appare sette volte nelle stesse condizioni sintattiche, ha funzione di complemento di possesso (vedi COSTUI) in CVI 51 sì che gir ne convene a colui posta, / ch'adocchia pur follia, " secondo la posta, il volere di colui che, ecc. ". Nell'unica attestazione del plurale (LXXXIII 133), Color che vivon fanno tutti contra, la forma apocopata color, nel nesso con la proposizione relativa che vivon, ha ancora la funzione di introdurre una perifrasi deitticamente indeterminata.
4. In due attestazioni sulle tre del Convivio (ma una si richiama al v. 71 della canzone Amor che ne la mente), ‛ colei ' è seguito da proposizione relativa; così nel luogo citato Quest'è colei che umilia ogni perverso, la cui struttura è riecheggiata in If VII 91 Quest'è colei ch'è tanto posta in croce, e, in estrema analisi, in Pd XXXIII 4 Tu se' colei che l'umana natura / nobilitasti. In Cv III VII 11 il rapporto tra il più definitorio ‛ costei ' (Amor che ne la mente 48, 70 e 72, per indicare la donna di cui dire Amor mi face, del v. 22) e il meno connotatorio ‛ colei ' (cioè, qual donna gentil questo non crede, v. 39), si riflette nel bisticcio e dico quello che di lei colei sentirà.
Delle 52 occorrenze di c. nel Convivio, una sola non è seguita da proposizione relativa, perché soltanto apparente è la mancanza di questa struttura nei passi seguenti: I XII 1 E non altrimenti sarebbe fatta la dimanda e la risposta di colui e di me, che mi domandasse... e io li rispondesse, ecc.; IV Le dolci rime 34 l'uom chiama colui / omo gentil che può dicere, ecc.; VII 5 non solamente colui è vile, cioè non gentile, che disceso di buoni è malvagio; VII 13. In XVI 2 s'intende mostrare come conoscere si puote colui dov'ella è, c. si riferisce all'uomo di cui L'anima... adorna esta bontate (Le dolci rime 121). Invece, l'unico passo con struttura diversa è in IV XXVII 7 Né questo cotale prudente non attende [chi] li dimandi ‛ Consigliami ', ma proveggendo per lui, sanza richesta colui consiglia, ove, tuttavia, si noterà un giuoco di parole analogo a quello sopra constatato per ‛ colei '.
‛ Color ' appare nel Convivio soltanto in poesia (II Voi che 'ntendendo 54; III Amor che ne la mente 34), seguito da proposizione relativa, come ‛ coloro ' che non si presenta in questa struttura soltanto in IV V 11 se consideriame li sette regi... noi trovare potremo per le scritture de le romano istorie... coloro essere stati di diverse nature. Uso prolettico di ‛ coloro ', analogo a quello di c., in Le dolci rime 34 (v. sopra), si trova in IV VII 4 coloro dirizzare intendo ne' quali alcuno lumetto di ragione per buona loro natura vive ancora.
5. ‛ Colei ' nella Commedia, ove ricorre 17 volte, è sempre seguito da ‛ che ', tranne in Pg XIX 27, ove indica la sirena, confusa da una donna... santa e presta. Si riferisce a esseri femminili, veri o personificati, tranne che in If XIV 14, ove indica la rena che fu da' piè di Caton già soppressa. C. vi è attestato 109 volte, in sei casi non seguito da proposizione relativa; tra questi, in If XII 119 e Pg XXVI 12, c. è soggetto e apre un discorso diretto (ma nel secondo passo si ricordi la variante costui del codice Cortonese), e la struttura di If XXVIII 93 colui da la veduta amara, ricorda quella di Pg VII 113 colui dal maschio naso. Il tipo Qual è colui che apre il verso in If VIII 22, XXVII 85, XXX 136, Pg VII 10, XXVII 15, Pd XXV 118, XXX 127, XXXI 103, XXXIII 58; se ne possono considerare varianti e qual colui che, di If XXVI 34, e Chi è (fu) colui, Io son (I' fui) colui che, di If XIX 31, XXXII 79, XIII 58, XVIII 55. Il nesso ‛ c. che ' apre il verso in If X 62 e 93, XXIII 141, Pg IV 110, VI 2 e 56, VII 91, X 94, XI 109, XXIII 111, Pd XI 69, XX 37 e 44, XXIII 139, XXVI 38, XXVII 114, XXVIII 5, XXXII 121.
Coloro è seguito da proposizione relativa nei due passi dell'Inferno (III 35, XV 121) e nei due del Paradiso (XVI 112, XVII 119) ove è attestato sempre in rima. La forma apocopata ‛ color ' è seguita da proposizione relativa in 19 delle 24 attestazioni. Tra le 5 restanti, tutte nel Purgatorio, ‛ costor ' è recata dal codice Cortonese come variante di color in III 2 e X 135; in VI 108 si osservi la gradazione fra " i primi " e " i secondi ", di color già tristi, e questi con sospetti.
6. Le forme apocopate ‛ colu' ', ‛ cole' ', sono attestate rispettivamente tre volte la prima e una la seconda nel Fiore, una volta la sola prima nel Detto. Nel Fiore sono più frequenti le forme ‛ colui ' (14 volte; una sola nel Detto) e ‛ colei ' (due volte; mai nel Detto). Il plurale è sempre ‛ color ' nelle cinque attestazioni del Fiore. Il significato genericamente allusivo di c. si coglie facilmente nella prima terzina di Fiore LIV: Ma nella lettera non metter nome; / di lei dirai ‛ colui ', di te ‛ colei ': / così convien cambiar le pere a pome.
In 23 attestazioni su 27 complessive, c. è seguito da pronome relativo, con valore affine a quello del pronome relativo indefinito ‛ chi '; in questo nesso ‛ colu' ', ‛ colui ' e ‛ color ' appare 10 volte in inizio di verso (cfr. CXVII 4 sarà pover e tristo / colu'che viverà di lealtate; 8 da nessun non è volontier visto / colui che man terrà di povertate; CCXXII 8 Per Dio, i'le farò tener bordello / color che l'amor vanno sì schifando). Per il femminile, si confronti CCXXIII 6 come cole' ch'era sottil' archiera, con CCX 8 come colei ch'a uccider lo bada. Anche nell'altra attestazione di ‛ colei ' l'accento della parola coincide con la quarta sillaba del verso: CCXIV 12 Contra colei sa ben non si terrebbe.
Per la probabile origine settentrionale delle forme apocopate cfr. il padovano antico quellù, colù, quelliè (e forse anche quellor); e v. COSTUI.