Whitehead, Colson. – Scrittore statunitense (n. New York 1969). Giornalista, ha esordito nella narrativa con il romanzo The intuitionist (1999; trad. it. 2000), composito noir che ne ha rivelato originalità creativa e doti scrittorie, ampiamente confermate dal successivo John Henry festival (2001; trad. it. 2002) e dalla raccolta di saggi The Colossus of New York (2003; trad. it. 2004). Narratore eclettico, dotato di una scrittura polifonica che scandaglia con immutato spessore temi eterogenei (Apex hides the hurt, 2006; Sag Harbor, 2009, trad. it. 2010; Zone One, 2012, trad. it. 2013; The noble hustle: poker, beef jerky & death, 2014, trad. it. La nobile arte del bluff, 2016), con l’intenso romanzo storico The Underground railroad (2016; trad. it. 2017), tragica e visionaria storia di una fuga verso la libertà sullo sfondo dell’America razzista dell’Ottocento, si è aggiudicato il Premio Pulitzer per la narrativa e il National Book Award, unico nell’ultimo ventennio a essere insignito dei due premi. Tra le sue opere successive vanno citati The nickel boys (2019; trad. it. 2019), con il quale ha vinto il secondo Premio Pulitzer e il Library of Congress Prize for American Fiction 2020, oltre a Harlem shuffle (2021; trad. it. 2021) e Crook Manifesto (203), primi due volumi della trilogia dedicata a Ray Carney.