GENETIVA, COLONIA
Propriamente Colonia Julia Genetiva. Colonia dedotta da Cesare nel luogo della città iberica di Urson, probabilmente soppressa perché pompeiana. Urson corrisponde all'odierna città di Osuna in Andalusia.
La legge della Colonia Genetiva. - È un'iscrizione redatta su otto tavole di bronzo (ciascuna delle quali aveva cinque colonne di scrittura) e affissa nella colonia. In Osuna ne furono trovate fra il 1870 e il 1874 quattro tavole, di cui una (la VI?) completa, di ciascuna delle altre (forse III, IV e VII) tre colonne. In massima, è lo statuto che fu dato alla colonia in base a una legge proposta, su invito di Cesare, da M. Antonio; una falsa interpretazione del cap. CIV fece dare al testo contenuto nella nostra iscrizione il nome di lex Antonia, mentre in realtà non sappiamo chi sia stato incaricato della redazione. Comunque, l'ultima tavola sembra, per il contenuto e per i caratteri epigrafici, più recente delle altre, e tutte presentano varie tracce di rifacimento: queste ultime potrebbero in parte derivare da modificazioni che la burocrazia romana veniva apportando via via ai modelli di statuti cittadini che si tenevano sotto mano per ogni occasione; ma almeno l'ultima tavola fa parte di una redazione del sec. I d. C. avanzato, e forse altrettanto si può dire per tutta l'epigrafe. I capitoli superstiti (LXI-LXXXII, XCII-CVI, CXXIII-CXXXIV) contengono dati preziosi per la storia del diritto; fra i temi principali: la costituzione dei collegi sacrali, i sacrifizî e giuochi pubblici, la procedura dei processi civili e penali, il divieto di patronato e di hospitium per i senatori, i pubblici appalti, ecc.
Ediz.: In Corpus Inscr. Latin., II, Suppl., n. 5439 (cfr. H. Dessau, Inscr. Lat. sel., n. 6087; C. G. Bruns, Fontes iuris Rom., 7ª ed., Tubinga 1909, p. 122 segg.).
Bibl.: M. R. de Berlanga, Los bronces de Osuna, Malaga 1873; id., Los nuevos bronces de Osuna, Malaga 1876; C. Giraud, Les bronzes d'Osuna, Parigi 1874; Th. Mommsen, in Eph. epigr., II (1874), pp. 105 segg., 221 segg. (Jur. Schr., I, Berlino 1905, p. 194 segg.); Exner, Zur Lex coloniae Genetivae, in Zeits. f. Rechtsgesch., XIII (1877), p. 392 segg.; F. Fabricius, in Hermes, XXXV (1900), p. 205 segg.; H. Dessau, in Wiener Studien, Bormann-Heft, 1907, p. 241 segg.; H. E. Hardy, Threee Spanish charters, Oxford 1912, p. 1 segg.; O. Gradenwitz, Die Stadtrechte von Urso, Salpensa, Malaca, in Sitz.-Ber. Heidelb. Akad., 1920, 17 Abh.; G. Rotondi, Leges publ. populi Romani, Milano 1912, p. 494.