COLOMBO (A. T., 93-94)
Capitale, principale porto e centro commerciale dell'isola di Ceylon (v.), situata nella parte occidentale di questa, a 6°56′ N. e 79°56′ E.
Il centro di Colombo comprende la Queen's House (residenza del governatore), i principali edifici governativi e commerciali e il Grand Oriental Hôtel, ancora conosciuto come "il Forte": era infatti in passato una fortezza olandese eretta a difesa della capitale e del porto, ma in realtà ogni traccia di essa e delle sue mura è oggi scomparsa. Questa parte di Colombo vanta belle costruzioni, quali l'Ufficio generale della posta, il Segretariato e la chiesa di S. Pietro. A sud della fortezza si stende una bella spianata conosciuta con il nome di Galle Face, che fronteggia la splendida passeggiata a mare. A oriente della fortezza si stende il Pettah o quartiere indigeno, con le sue interessanti mescolanze di razze e di linguaggi e i suoi templi indù e buddhisti; a sud di questo si apre un ampio lago che quasi circonda il quartiere conosciuto ora con il nome di Slave Island. Alla periferia della città, in località assai favorevole, si trovano i Giardini del Cinnamomo o Orto botanico. Alcuni chilometri a sud di Colombo, lungo la costa orlata di palme di cocco, s'innalza il M. Lavinia, ridente promontorio roccioso coronato da un grande albergo e ritrovo favorito degli Europei. La città ha anche un Museo. Le scuole più importanti sono il collegio di S. Tommaso dei Missionarî e il Government Royal College; l'Università fu aperta nel 1921. La popolazione è di 244.163 ab. (1921), in massima parte Singalesi, poi Tamili, Eurasiani, Mori, ecc.; gli Europei sono circa 5000.
Il porto. - Era originariamente una piccola rada formata da una curva della costa a sud del fiume Kelani, un po' protetta dal monsone di SO. da un breve promontorio roccioso che si protende verso nord. Per queste sue qualità era già frequentata dai navigatori musulmani nel sec. XIII.
Il porto moderno completamente artificiale, in una rada già insicura, è formato da tre dighe che lasciano due ampie bocche, in fondali di 34 a 40 metri. Le banchine e calate sono lunghe, complessivamente, m. 4433; soltanto le chiatte vi affiancano, poiché le navi, per mancanza di fondali di accosto, restano ormeggiate di punta o alle boe. Viene considerata perciò indispensabile la costruzioue d'una banchina in alti fondali, sia per facilitare il movimento passeggeri (salito da 232.775 nel 1893 a 326.675 nel 1928), sia per consentire lo sbarco diretto del carbone da stiva a vagone. È del resto in progetto, sin dal 1905, un ampio bacino interno.
L'arredamento è modesto: poche grue; 18 pontili per il carbone; un bacino di carenaggio in muratura lungo 217 metri e uno scalo di alaggio che può sollevare sino a 1200 tonn. L'area totale dei depositi è di mq. 55.115; fra questi i Chalmers Granaries, che possono ricevere 600.000 sacchi di riso in dieci magazzini a dieci piani ciascuno. I serbatoi per il combustibile liquido, iniziati nel 1917, sono ormai in funzione; perciò il numero delle navi a combustibile liquido che fanno scalo a Colombo è in continuo aumento: da 382 nel 1924 a 635 nel 1928.
Il traffico merci del 1928 fu di tonn. 1.932.803 (1.200.374 in entrata) contro 1.845.512 nel 1927. Le importazioni furono costituite da cotonate, liquori, olî combustibili, metalli, riso (in maggioranza); le esportazioni, da caffè, cocco, tè, olio di palma, cuoiami, copra, ebano e altri legnami, ecc. Il movimento portuale, che era stato di 1727 navi nel 1893 per tonn. lorde 2.514.595, è passato, nel 1928, a 3445 navi per tonnellate 13.251.199.
Colombo è il più importante fra gli scali di Ceylon. È amministrato dal governo locale mediante una Colombo Port Commission con funzione solo consultiva e presieduta dall'ispettore capo della dogana. Il sistema presenta varî inconvenienti, cosicché è stata richiesta l'autonomia con la costituzione di un Port Trust.
L'Italia è collegata a Colombo mediante due linee commerciali mensili (Società Veneziana di Venezia e Marittima Italiana di Genova) e una celere passeggeri, pure mensile (Lloyd Triestino). Anche la linea Italia-Australia della Navigazione Generale Italiana e del Lloyd Sabaudo tocca Colombo.
Storia. - Il nome odierno le deriva dagli Arabi, che la chiamarono Kolambu: la sua storia è quella dell'isola. Vi si stabilirono i Portoghesi nell'anno 1507, in un piccolo quartiere che pochi anni dopo circondarono di mura. Fu la prima base del loro commercio nell'isola, senza vera dominazione, perché essi non si spinsero molto al di là della città fortificata. Fu occupata dagli Olandesi nel 1603. Cadde in potere degl'Inglesi nel 1796 (v. ceylon).
Bibl.: A. Macmillan, Seaports of India and Ceylon, Londra 1928; Ceylon colonial report for 1928, Londra 1929; Ceylon customs returns, Columbo 1930. V. anche ceylon.