colombismo
s. m. (iron.) In politica, posizione conciliante, che preferisce evitare scontri diretti.
• Europa furiosa Non quella di Bruxelles. Quella di carta e (ormai) nostra dirimpettaia e «cugina» («cuginanza», dicon loro). Ebbene i «cugini» di «Europa quotidiano» ci strigliano, rimproverandoci di lisciare il pelo alla «tigre» e di unire la nostra voce al populismo antipolitico. Una vera intemerata: giovedì 20 settembre. Dove ci si fa l’analisi del sangue: troppi strascichi di «colombismo». Troppa sfiducia verso [Romano] Prodi, troppo chinare il capo «vergognosi» dinanzi al grillismo, etc, etc. (Bruno Gravagnuolo, Unità, 26 settembre 2007, p. 26, Orizzonti) • Piovono le telefonate di tutti. Felice [Fedele] Confalonieri, la super-colomba, è entusiasta per la vittoria del colombismo. Gianni Letta idem. Pier Ferdinando Casini chiama Silvio [Berlusconi] da New York e gli dice: «Sono contento per te e sollevato per l’Italia». (M[ario] A[jello], Messaggero, 19 luglio 2014, p. 2, Primo Piano).
- Derivato dal s. f. colomba con l’aggiunta del suffisso -ismo.