COLOGHLI (fr. Koulougli o Coulourli)
Sono i discendenti di giannizzeri ottomani e di donne indigene che in Algeria, Tunisia e Tripolitania, ossia negli stati barbareschi formatisi durante il sec. XVI nell'Africa del Nord, costituirono gruppi etnici distinti, in parte tuttora esistenti. In Algeria risiedevano nella capitale e in varie altre località, come Tlemcen, Mascara, Médéa, Mostaghanem, ecc.; rispetto ai Turchi, costituenti la milizia algerina ch'era il nerbo dello stato, erano tenuti in condizioni d'inferiorità, lontani da funzioni pubbliche. Con la conquista francese nel 1830, si accostarono ai nuovi dominatori e molti prestarono buon servizio nei corpi indigeni. Anche in Tunisia vi sono nuclei di Cologhli. In Tripolitania ammontano a 36.000 anime, cioè 1/16 circa della popolazione totale. Il gruppo maggiore si trova a Misurata; in minor numero sono a Tripoli, Zàuia, Zlìten, nel Sàhel el-Ahàmed, a Zanzūr, ecc. Durante il dominio turco godettero in Tripolitania di privilegi e in ricambio fornivano uomini per la polizia, per la riscossione delle imposte, ecc. In Cirenaica ve ne sono due gruppi (4250 persone), a Bengasi e a Derma, provenienti dalla Tripolitania.
Il nome, che nel dialetto arabo tripolitano è divenuto gürūghlī (al plur. gwārghlīyah o gürūghlīyah) e nell'algerino qorghlī (al plurale qorghlān, qrāghel, qrāghlah), deriva dal termine turco qūl-üghlū "figlio di schiavo", cioè figlio di giannizzero, poiché i giannizzeri erano considerati schiavi del sultano ottomano. Improbabile l'etimologia da qül-üghlū "figlio della colonna (o ala) d'esercito".