collimazione
collimazióne [Der. del lat. collimatio -onis, dal part. pass. collimatus di collimare: → collimato-re] [OTT] (a) L'operazione di far passare per un dato punto una visuale (asse di c. o anche linea di mira) ; tale visuale può essere individuata dall'occhio direttamente oppure mediante un collimatore (←) di visuale. (b) Riferita a radiazioni (elettromagnetiche, particellari e anche sonore), è l'operazione di confinare queste ultime in un fascio parallelo, di sezione costante, oppure in un angolo solido di ben definita ampiezza; se queste due operazioni sono effettuate insieme, si parla di autocollimazione. ◆ [OTT] Asse di c.: per uno strumento ottico munito di reticolo (diottra, cannocchiale collimatore), la visuale corrispondente al centro del reticolo. ◆ [OTT] Errore di c.: l'angolo formato fra la visuale effettivamente individuata da uno strumento ottico collimatore, cioè l'asse di c., e l'asse ottico dello strumento (nei buoni collimatori tale angolo dev'essere molto piccolo, al limite nullo); per quanto riguarda l'effetto sulle misure fornite da certi strumenti, v., per es., coordinate astronomiche, misurazione delle: I 760 a. ◆ [OTT] Piano di c.: per uno strumento ottico collimatore capace di rotare intorno a un asse (per es., un telescopio meridiano), è il piano individuato da tale asse e dall'asse di collimazione.