ALBANI, Colli (II, p. g3)
Operazioni militari durante la seconda Guerra mondiale. - La regione fu interessata alla operazioni militari svoltesi nel 1943 (attacco tedesco a Roma) e nel 1944 (conquista di Roma da parte degli Anglo-americani).
Attacco tedesco a Roma (settembre 1943). - Dopo gli eventi del 25 luglio 1943, i Tedeschi concentrarono intorno a Roma forze largamente dotate di mezzi corazzati e posero a Frascati l'O.B.S. (Oberbefehl Süd; gen. A. Kesselring). Sui Colli Albani furono dislocati un gruppo tattico corazzato (2ª divisione paracadutisti) e raggruppamenti varî (elementi sfusi) per essere in grado, a seconda dello svolgersi degli eventi, di impossessarsi dei centri più importanti e concorrere alle operazioni su Roma previo disarmo delle truppe italiane dislocate nelle adiacenze (divisioni granatieri di Sardegna e Piacenza). Conclusosi l'armistizio fra l'Italia e gli Alleati (8 settembre 1943) l'azione tedesca si delineò subito col disarmo di alcuni reparti. Successivamente il gruppo tattico della 2ª divisione paracadutisti, in concorso all'azione principale svolta dalla divisione stessa a cavallo delle vie Ostiense e Portuense, partecipò alla manovra di accerchiamento della capitale puntando sulle vie Casilina e Appia: elementi avanzati si spinsero fin sulla via Tiburtina (10 settembre). Per gli avvenimenti nella regione, nel periodo 25 luglio-8 settembre 1943, v. anche italia: Operazioni belliche durante la seconda Guerra mondiale (in questa App.).
Conquista anglo-americana di Roma. - Determinatosi sulle fronti di Cassino e del Garigliano il crollo della fronte tedesca, le armate alleate 5ª e 8ª accelerarono i loro movimenti verso la capitale nonostante l'accanita resistenza nemica e le difficoltà del terreno. Travolte le difese germaniche sull'allineamento Gaeta-Itri-Fondi, venne dato ordine di attaccare i Colli Albani, ultimo ostacolo alla conquista di Roma.
L'attacco fu coordinato col concorso delle forze del VI corpo americano partente dalla zona di Anzio (dove era sbarcato il 22 gennaio), del II corpo americano proveniente da Littoria e del Corpo francese proveniente dalla valle del Sacco. In particolare: a) l'attacco da Anzio doveva pronunciarsi su tre colonne verso il nord: una, a sinistra, per attirare le riserve germaniche; una al centro per tagliare la via Appia e una alla destra per Cisterna e Cori onde concorrere, col II corpo, alla occupazione di Valmontone-Labico; b) il II corpo americano, proveniente dalla regione Pontina, doveva effettuare una conversione sulla propria destra e attaccare in direzione nord (pendici occidentali dei M. Lepini) su Valmontone: avrebbe ricevuto il concorso del Corpo francese diretto su Colleferro.
All'attacco principale furono destinate 7 divisioni. I Tedeschi non opposero un complesso di forze organico e saldo: la situazione determinatasi aveva creato molti frammischiamenti e le truppe erano stanche; non esistevano più riserve: era stata fatta affluire in tutta fretta da Livorno la divisione Goering che giunse a Valmontone il 26 maggio e subì gravi perdite. Così, praticamente, contrastarono l'avanzata 3 divisioni ed elementi di retroguardia di numerose altre. Avevano predisposto anche una linea di difesa ("C") che non fu potuta tenere.
Iniziatosi l'attacco il 23 maggio 1944, il 25 furono occupati M. Arrestino e Cisterna, e le operazioni proseguirono verso i Colli Albani; il 30, il VI corpo giunse nelle vicinanze di Lanuvio, Albano e Velletri, occupate il 1° giugno; lo stesso giorno il II corpo occupò Colleferro collegandosi con i Francesi e, il 2, Labico e Valmontone. Il 3 fu occupato Nemi e l'attacco, con largo concorso di aviazione, si concluse la sera stessa con la conquista di M. Cavo. La resistenza delle retroguardie tedesche fu frammentaria e slegata, per quanto ostinata e tenace, e il largo concorso delle forze impiegate dagli Alleati consentì ad essi di superare l'ostacolo dei Colli Albani e di aprirsi la via di Roma.
La regione - e specialmente Frascati - subì gravissimi danni per effetto di violenti bombardamenti aerei effettuati dagli Alleati negli anni 1943 e 1944 cui si aggiunsero, durante i combattimenti, i tiri delle artiglierie e gli effetti delle distruzioni operate dai tedeschi in fuga (ponte viadotto dell'Ariccia).
Bibl.: G. C. Marshall, Biennal Report of the Chief of Staff of the United States Army: July 1, 1943 to June 30, 1945, Washington 1946; ***, L'azione della 7ª armata americana nella battaglia per Roma, Roma 1945.