Hamilton, Collezione
Alexander Douglas, decimo duca di H. (1767-1852), aveva raccolto una ricca collezione di libri manoscritti e a stampa che in gran parte acquistò durante i suoi viaggi in continente, specialmente in Italia, in particolare a Venezia e in Russia dove era stato in missione diplomatica. Alla propria collezione poté riunire quella pure notevolissima che ereditò dal suocero William Beckford (1759-1844). Nel 1882, ancor prima della diffusione del catalogo della vendita della raccolta preparata da Sotheby, i manoscritti furono acquistati in blocco dal governo prussiano e poi ceduti in piccola parte, per difficoltà incontrate nel pagamento, al British Museum; un'altra porzione fu rivenduta più tardi (1889), in altra asta di Sotheby che pure provvide in tempi diversi alle auzioni dei libri stampati.
I manoscritti registrati nel primo catalogo inglese di vendita erano 692 (complessivamente la raccolta H. e Beckford ne comprendeva 1850) dei quali gli italiani in numero di 96 andarono divisi tra la Preussische Staatsbibliothek e il Kupferstichkabinet a Berlino. Tra i più celebri della collezione vanno ricordati il codice del Decameron (=Hamilton 90) ritenuto autografo del Boccaccio e quello dei disegni della Commedia di S. Botticelli (= Halmilton 201; v. Botticelli, Sandro).
Nella Preussische Staatsbibliothek si conservano altri sei codici della Commedia (= Hamilton 202 - 207) descritti ai nn. 2-7 del Catalogo del Biadene a completamento dell'illustrazione procurata dal Wiese, che era relativa ai soli quattro del secolo XIV.
Bibl. - S. De Ricci, English collectors of books and manuscripts (1530-1930), Londra 1960, 84-87 e bibl. - Catalogue of the magnificent collection of manuscripts from H. Palace, s.n.t. [ma Londra 1882]; B. Wiese, Vier neue Danteshandschriften, in " Zeit. Romanische Philol. " VIII (1884) 37-38; L. Biadene, I manoscritti italiani della collezione H. nel R. Museo e nella R. Biblioteca di Berlino, in " Giorn. stor. " X (1887) 313-335; H. Boese, Die lateinischen Handscriften der Sammlung Hamilton zu Berlin, Wiesbaden 1966. Sui disegni del Botticelli si vedano in particolare: Y. Batard, Les dessins de Sandro Botticelli pour la D.C., Parigi 1952; L. Donati, Il Botticelli e le prime illustrazioni della D.C., Firenze 1962; ID., Vicende dei disegni Botticelliani per la D.C., in " Accademie e Biblioteche d'Italia " XXXIII (1965) 52-61.