COLLAZIONE (lat. collatio)
Termine riferito, con significati diversi, al libro manoscritto e stampato, e all'arte tipografica; genericamente equivale a riscontro, confronto, verifica. La collazione di codici e manoscritti consiste in una minuziosa operazione di esame e di confronto, condotta sopra uno o più esemplari, a scopo scientifico (v. edizione). Riferito ai libri a stampa, il termine indica, oltre all'esame degli esemplari per fini di studio, l'operazione materiale del riscontro di ogni singola parte del libro per accertare che tutti i fogli di stampa appartengano al medesimo volume e siano collocati al loro posto, per stabilirne l'integrità e lo stato di conservazione. Naturalmente per i libri moderni il lavoro è meccanico, ma per i libri antichi - specie per gl'incunaboli - si richiedono cognizioni speciali. Come termine tipografico significa il riscontro di una bozza con un'altra o con lo scritto originale per accertare che il testo sia stato riprodotto fedelmente, o che le correzioni siano state eseguite; operazione, in genere, compiuta dal proto, indipendentemente dai riscontri dell'autore.
Per la collazione in senso giuridico, v. prova; successione.