collage
Una rivoluzione del linguaggio artistico
Nato nel 1912 da un'invenzione dei pittori Braque e Picasso, il collage è una tecnica basata sull'accostamento di materiali diversi incollati su un supporto: carta di giornale, stoffa, legno, sabbia, metallo, plastica. Il collage afferma la libertà dell'artista di creare un'opera con ciò che più gli sembra adatto a esprimere le proprie idee, costringendo l'osservatore a riflettere. È una tecnica che invita alla creatività e per questo spesso usata anche nell'educazione artistica
L'idea del collage (dal francese coller "incollare") è una vera rivoluzione concettuale, sfruttata da tutti quegli artisti che rinnovano la pittura nel Novecento.
Nel 1912, Pablo Picasso e Geroges Braque realizzano il primo collage: selezionano alcuni ritagli di giornale e li incollano direttamente sulla tela o sul cartone, completando la composizione con le tecniche tradizionali, olio, carboncino e matita. Per l'epoca, l'operazione è sbalorditiva: può un oggetto come un giornale, nato per un fine completamente diverso, assumere un valore artistico solo perché un pittore lo ha scelto decidendo di includerlo nella propria opera? E perché non raffigurare minuziosamente quella pagina di giornale con la pittura? Certamente Picasso e Braque avevano le capacità per farlo, ma la loro intenzione era diversa: "non desideravamo più illudere l'occhio, volevamo confondere la mente". Infatti i ritagli di giornale sono armonicamente inseriti nel dipinto anche se rimane chiaramente percepibile la loro estraneità. Lo spettatore deve avvertire tale stranezza, chiedersi il perché di quella presenza, riflettere sull'opera e sul suo significato invece di limitarsi ad ammirarla.
Per i futuristi (futurismo), il collage consente di condensare diversi concetti, di essere provocatori attraverso accostamenti inconsueti di parole e figure, di "dire più veloce, più forte". L'uso del giornale è una garanzia d'attualità. I collage dei futuristi non intendono solo narrare i fatti della contemporaneità ma esprimere la propria posizione su quanto si sta verificando: attraverso il collage, l'opera d'arte può diventare un manifesto politico.
Questa possibilità comunicativa è adottata anche dal dadaismo. I dadaisti reagiscono alla tragedia della Prima guerra mondiale e propongono un'arte irriverente e dissacrante, che mette in dubbio le certezze sui cui si fonda la società borghese. Attraverso l'accostamento assurdo di ritagli, frasi, figure umane, animali, scene di guerra e oggetti d'uso quotidiano, essi ottengono immagini talvolta aggressive, quasi sempre cariche di ironia. L'osservatore si trova a risolvere enigmatici rebus ed è costretto a riflettere in cerca di una soluzione.
Negli anni Venti, la tecnica del collage è usata dagli artisti del surrealismo, che attribuiscono importanza al mondo dei sogni, ai meccanismi psichici più profondi e segreti, quelli che ancora oggi chiamiamo inconsci. Attraverso la pratica del collage, portano in luce il pensiero che si esprime senza i vincoli imposti dalla razionalità, in modo spontaneo e fantasioso.
I dadaisti applicano il principio del collage alla fotografia, creando i primi fotomontaggi. Col tempo la gamma dei materiali si amplia notevolmente: legno, cartone ondulato, carta da parati, latta, ferro, sabbia, tessuti, oggetti d'uso quotidiano. Dal quadro bidimensionale si passa al bassorilievo, alla scultura, perfino a interi ambienti. Col tempo, il significato della parola collage si allarga fino a definire ogni operazione creativa che accosti materiali diversi per dare vita a una composizione artistica.
Nelle sue infinite varianti possibili, la tecnica del collage conosce un'enorme fortuna per tutto il Novecento fino ai nostri giorni. L'idea è adottata dall'espressionismo astratto degli anni Cinquanta e Sessanta, dalla pop art americana e internazionale, dai neodadaisti. Ogni materiale è lecito: la plastica, il vetro, gli oggetti trovati, i rifiuti, le lamiere contorte di una macchina. Cambiano i nomi e le definizioni, si parla di 'assemblaggio', ma alla base di tutto rimane l'idea originale del collage: l'artista è libero di esprimersi senza limiti di tecnica, soggetto o materiale.