COGNE (A. T., 20-21)
Villaggio della provincia di Aosta situato in fondo a un verde pianoro circondato da alte montagne: a O. la Grivola (3969 m.), a N. il M. Emilius (3559 m.), e a SO. il Gran Paradiso (4061 m.). Il suo comune (212,84 kmq.) conta 1625 ab., dei quali 575 nel centro capoluogo e i rimanenti distribuiti in alcuni altri piccoli o piccolissimi agglomerati. La Valle di Cogne, percorsa dal torrente Grandeivie è lunga 25 km.; monotona nel primo tratto, si fa poi assai pittoresca. Così Cogne è divenuta una frequentata stazione di villeggiatura estiva. La parrocchiale possiede alcuni altari di legno scolpito; alcune case antiche sono interessanti per le loro porte e finestre medievali.
Cogne è particolarmente nota per le sue miniere di ferro di ottima qualità, le più importanti dell'Italia continentale. Esse sono sfruttate da tempi antichissimi, poiché la grande purezza e ricchezza del minerale in esse contenuto permetteva di vincere gli aggravî derivanti dalla loro altitudine e sino a questi ultimi anni anche dalla difficoltà dei trasporti. Le miniere di Cogne sono escavazioni aperte in masse di magnetite incorporate in una grande lente di serpentina la cui massa affiora nell'alto contrafforte che, a monte di Cogne, sale a Monte Creja fra la valle principale di Grandeivie ed il vallone di Granson. I giacimenti minerarî principali sono la miniera di Liconi, l'affioramento Colonna e la miniera Larcinaz. Il tenore medio del ferro varia dal 40 al 50 e anche al 65% Durante la guerra mondiale la società Ansaldo eseguì grandiosi lavori per risolvere il problema dei trasporti e dello sfruttamento delle miniere. I minerali sono trasportati agli alti forni di Aosta.
Bibl.: P. L. Vescoz, Notices topographiques et historiques sur la Vallée de Cogne, Firenze 1873; P. Giacosa, Cogne, Torino 1923.