COFANO (dal gr. κόϕινος)
Mobile a coperchio, particolarmente usato per corredi nuziali (v. cassone).
Volgarmente, si dice anche cofano il cofanetto, che propriamente è un cofano di dimensioni piccolissime, usato per custodire cose rare o preziose, e caratterizzato per lo più dal pregio della materia e dalla ricchezza della decorazione. Ma il cofanetto ha numerosi equivalenti: la cassetta e la cassettina, a forma di parallelepipedo con coperchio piano (caratteristiche le cassettine civili bizantine in avorio); la scatola, più piccola, quadrata, circolare od ovale, pure a coperchio piano, in uso specialmente nel Rinascimento per confetti e dolciumi (celebre la scatola nella collezione Figdor di Vienna con scena amatoria e imprese amorose); la teca, simile alla scatola, ma di uso liturgico; lo scrigno e il forzierino, generalmente in metallo, o di metallo guarnito, per maggior sicurezza.
Fino dall'alto Medioevo, dall'Europa occidentale all'orientale, ma specialmente da artisti bizantini o bizantineggianti, si fabbricarono cofanetti veri e proprî, rivestiti di lastre d'avorio ornate o istoriate con soggetti più spesso sacri che profani; poi, durante i secoli XI-XIV, gli artefici limosini diffusero quelli in metallo a sbalzo e a smalto, d'uso particolarmente liturgico; dal Trecento gli Embriaci, seguiti da artieri prevalentemente veneti, resero dovunque di moda quelli d'osso intagliato con figure e con storie di soggetto generalmente profano, assai frequentemente ottagoni. Quando poi il cofano-cassone divenne d'uso comune ed ebbe assunto particolare importanza artistica, il cofanetto ne seguì le vicende tanto da apparire una vera e propria riduzione di quello. E si ebbero cofanetti di legno dorato e dipinto (ma rari sono quelli con complesse figurazioni come nei cassoni); in pastiglia dorata, che appaiono specialità di botteghe venete, con rilievi di soggetto mitologico, storico, cavalleresco; in legno intagliato e scolpito, che particolarmente nel sec. XVI (e in Toscana) ripetono lo stile dei cassoni. Poi, anche quando il cassone-cofano fu sostituito da altri mobili, il cofanetto continuò a essere in uso, seguendo, per forma e decorazione, il gusto del tempo, e se ne ebbero in metallo, ebano o avorio, con incrostazioni di corallo o di madreperla, con decorazioni in pietre dure e in miniatura.
V. tavv. CXXXVII e CXXXVIII.
Bibl.: v. avorio; embriaci; limoges.