Proprietà dei corpi di resistere a ogni azione che tenda a staccarne una parte dall’altra. La c. si spiega ammettendo che tra le particelle di uno stesso corpo agiscano forze attrattive ( forze di c.) derivanti da azioni elettriche fra molecole contigue sensibili solo se le distanze intermolecolari sono dell’ordine di grandezza del raggio d’azione molecolare (che è inferiore al milionesimo di cm). Per distanze maggiori tali forze (➔ interazione) vanno rapidamente attenuandosi.
Quanto ai gas, le loro molecole, sebbene vicine, sono generalmente a distanze ben superiori al raggio d’azione molecolare: le forze di c. sono di conseguenza generalmente trascurabili.
linguistica La connessione tra le diverse frasi di cui il testo si compone, realizzata sia con mezzi grammaticali, sia semantici.