autodisciplina, codice di
Documento che raccoglie ed elabora le regole di best practice (➔ migliore pratica, tecnica della) in un ambito specifico. In Italia attualmente sono in vigore i seguenti codici di a.: quello sulla corporate governance (➔); quello della comunicazione commerciale; il Codice di autoregolamentazione Tv e minori; il Codice di autoregolamentazione internet e minori.
Destinato alle società quotate, intende offrire indicazioni di carattere operativo circa la corretta composizione del consiglio di amministrazione, il suo adeguato funzionamento, i meccanismi di controllo a tutela degli azionisti, in particolare di quelli di minoranza, e le politiche retributive del top management. Essendo l’adesione al codice volontaria, le disposizioni in esso contenute non devono essere obbligatoriamente rispettate dalle società quotate; eventuali differenze rispetto a quanto prescritto dal codice devono tuttavia essere comunicate e motivate nella relazione sulla governance (➔) che le società sono tenute a redigere annualmente.
Il primo codice di a. fu redatto in Gran Bretagna nel 1992 (Cadbury Report), seguito nel 1995 dal Greenbury Report, quindi dall’Hampel Report (1998). Negli Stati Uniti il primo codice di a. fu emanato nel 1997 sotto il nome di Statement on Corporate Governance, mentre in Italia risale al 1999 ed è noto come Codice Preda, dal nome del presidente della commissione che lo ha elaborato.
I codici di a. presenti a livello mondiale condividono l’impostazione di fondo e la visione di una buona governance. In particolare, si basano sul presupposto che la corporate governance sia rilevante ai fini della tutela della proprietà non direttamente coinvolta nella gestione della società. In questa prospettiva, i codici focalizzano l’attenzione sulla composizione e sulla struttura del consiglio di amministrazione, richiedendo che esso sia composto in prevalenza da amministratori indipendenti e che all’interno del consiglio siano previsti 3 comitati, formati anch’essi in maggioranza da indipendenti, ai quali spetti il compito di individuare i nuovi componenti del consiglio di amministrazione (comitato nomine), fissare la remunerazione per gli amministratori esecutivi (comitato remunerazione) e controllare la correttezza e l’attendibilità dell’informativa economico-finanziaria (comitato audit).