consumo, Codice del
consumo, Còdice del. – Raccolta delle disposizioni sulla tutela del consumatore (v.). Introdotto con d. lgs. 6 settembre 2005, n. 206, s'inscrive in un più ampio processo di semplificazione legislativa, con il fine di riunire in un unico testo le regole che disciplinano le azioni nei confronti dei consumatori, considerato il gran numero di direttive europee intervenute a regolamentare la materia e l’esperienza degli altri paesi membri dell’Unione Europea. Contrariamente a quanto avvenuto altrove (per es. in Germania, in sede di riforma del BGB, Bürgerliches Gesetzbuch), le diverse normative non sono state incluse nel codice civile, ma in un codice separato (secondo il modello francese, Code de la consommation). Il codice del consumo è annoverato nel fenomeno dei codici di settore (dal consumo alla proprietà industriale, dai beni culturali all’amministrazione digitale), i quali si differenziano dalla forma storica del codice civile, sviluppando e portando a compimento, per certi versi, il processo di decodificazione e fissando un diritto frazionario, per saperi specializzati. A esso deve essere più propriamente riconosciuta la natura di mera raccolta di leggi o di semplice testo unico, comunque capace di contribuire alla costruzione di un microsistema normativo incentrato intorno alla figura del consumatore. Il codice, peraltro, coordina anche le disposizioni relative alle definizioni di professionista, venditore e produttore rinvenibili a vario titolo nelle diverse normative. I settori disciplinati dal codice sono molteplici: etichettatura, sicurezza generale dei prodotti, pubblicità ingannevole e clausole abusive; vendite a domicilio, vendite a distanza, contratti turistici e multiproprietà; lgaranzie dei beni di consumo e le azioni inibitorie. È composto di 146 articoli e si suddivide in sei parti. La parte I contiene le disposizioni generali, dove sono chiarite le finalità della nuova disciplina e fornite talune definizioni. La parte II riguarda l’educazione del consumatore, l’informazione, le pratiche commerciali e la pubblicità, e comprende tutte le attività che, ancor prima della specifica fase precontrattuale, pongono il consumatore in grado di acquisire una corretta conoscenza del bene da acquistare. La parte III è relativa al rapporto di consumo e la disciplina del contratto ne costituisce, naturalmente, il principale oggetto. Alcune norme riguardano, trasversalmente, tutti i contratti (discipline dei contratti del consumatore in generale e dei contratti del consumatore conclusi secondo particolari modalità); altre si riferiscono a specifici settori, dettando la disciplina di singoli determinati contratti. La parte IV concerne la sicurezza e la qualità dei prodotti, nonché la responsabilità per danno da prodotti difettosi ed il difetto di conformità al contratto del bene di consumo. La parte V riguarda le associazioni dei consumatori e l’accesso alla giustizia. La parte VI, infine, contiene le disposizioni finali e le abrogazioni. L’obiettivo del codice del consumo è dunque quello di tutelare in maniera adeguata il consumatore, ma anche di portare vantaggi per le imprese, migliorando la concorrenza, la trasparenza e l’informazione sul mercato e favorendo una migliore qualità dei prodotti e dei servizi. Esso va inquadrato nell’ambito della più generale disciplina del mercato, luogo di incontro della domanda e offerta di beni e servizi. Problematici sono i rapporti tra il codice del consumo ed il codice civile: secondo un’opinione largamente diffusa, il legislatore intende contrapporre alla disciplina generale del codice civile la disciplina speciale del codice del consumo, sicché le norme a tutela del consumatore non si estendono al di fuori del loro ambito specifico di applicazione; secondo un’altra tesi, il codice del consumo è una legge formalmente speciale, ma che aspira a porsi come legge generale del diritto dei consumatori, con la conseguenza che nel concorso tra norme del codice civile e norme del codice del consumo prevale comunque quella più favorevole al consumatore, quale che ne sia la fonte.