COD (Chemical oxygen demand)
La quantità di ossigeno necessaria a convertire in biossido di carbonio e acqua tutte le sostanze organiche presenti in un campione di acqua. Nelle acque si riscontrano numerose qualità di composti chimici d’origine naturale o artificiale. Accanto alla valutazione specifica dei vari composti, ai fini dello studio della dinamica ambientale è d’estrema utilità l’uso di parametri che indichino la sostanza organica (SO) nelle sue varie componenti. La differenza fra le varie tipologie di indagine consente di avere un orientamento sulla biodegradabilità dei composti che costituiscono la SO e prevedere, quindi, il loro comportamento ambientale e la risposta dell’ecosistema o del compartimento alla loro presenza. I test usualmente impiegati sono, oltre al COD, il ThOD (Theoretical oxygen demand) o richiesta teorica d’ossigeno, il TOC (Total organic carbon) o contenuto totale in carbonio e il BOD (Biochemical oxygen demand) o richiesta biochimica d’ossigeno. Come indicato dal termine ‘richiesta’, si tratta delle quantità d’ossigeno che vengono consumate nei vari processi di trasformazione del carbonio presente nei campioni. Nel caso del COD, la misurazione di solito si effettua utilizzando un agente ossidante forte (dicromato o permanganato). Il COD non differenzia tra composti organici e inorganici e quindi può subire molte interferenze. Ciononostante, è un test rapido e di facile realizzazione, per cui ha trovato applicazione assai vasta.