COCHABAMBA (A. T., 153-154)
Città della Bolivia, capoluogo del dipartimento omonimo. È situata a 2559 m., su un altipiano dominato dalla Cordigliera di Cochabamba (Cerro Tunari, 5200 m.); ha clima sano e mite. Benché di origine relativamente antica (fu fondata, sembra, verso il 1550), ha una pianta regolare, con vie larghe e ben tenute che si tagliano ad angolo retto, e bei giardini pubblici. La sua popolazione è di circa 35.000 ab. (1929). La regione circonvicina dal punto di vista agricolo è una delle più importanti della Bolivia (tabacco, coca, vite), e delle più densamente popolate (oltre 100 ab. per kmq. nell'altipiano). Il movimento commerciale è stato sempre intenso, ma ha avuto incremento dalla ferrovia che collega la città a Oruro (205 km.) e quindi a tutta la rete ferroviaria boliviana. A Cochabamba afluiscono i prodotti del suo dipartimento e dei dipartimenti del Beni e di Santa Cruz (caucciù, pelli). Vi fanno capo varie linee di navigazione aerea (dirette a Santa Cruz, a Sucre, a Todos Santos, a Oruro-La Paz). Il dipartimento di Cochabamba, situato tra quelli di Beni (a N.), di Santa Cruz (a E.), di Chuquisaca e di Potosí (a S.), di Oruro e di La Paz (a O.), ha una superficie di 65.500 kmq., in massima parte montuosa, ed è il più popoloso dei dipartimenti boliviani (654.000 ab. nel 1926, 10 per kmq.). Vi si coltivano cereali, legumi, alberi da frutto, tabacco, viti, coca; fiorente è l'allevamento del bestiame (bovini e ovini); ricchissimo è il sottosuolo, che dà in abbondanza stagno (Arque), oro, tungsteno, ecc.