COCCACEE (lat. scient. Coccaceae)
Famiglia della Classe Schizomycetes (batterî) fondata da W. Zopf nel 1884. Cellule di forma globosa, o irregolarmente tondeggianti, o lanceolate o anche ellittiche, specialmente durante il periodo di riproduzione; per lo più immobili e prive di ciglia. Non è stata quasi mai descritta in esse la formazione di endospore. Sono di dimensioni assai piccole (da 0,3 a 2 μ); Sarcina maxima ha cellule globose di 4 μ, Micrococcus progrediens non misura più di 0,15 μ, trovandosi presso al limite di visibilità al microscopio. La riproduzione delle Coccacee avviene per scissione, secondo una, due o tre direzioni dello spazio; le cellule così formate talora si liberano e appaiono isolate, ma spesso restano unite con varia disposizione, tenute insieme da sostanze intercellulari, o conglobate da capsule muco-gelatinose. Pertanto in alcune specie si presentano normalmente accoppiate (diplococchi), in altre sono allineate in serie più o meno lunghe, diritte o ondulate (streptococchi), a volte sono disposte a quattro a quattro in un medesimo piano (tetradi), o in pacchetti cubici di otto (sarcine), o in ammassi irregolari (stafilococchi o micrococchi).
A questa famiglia, che comprende i generi Streptococcus, Micrococcus, Sarcina, Planococcus, Planosarcina, appartengono numerosissime specie, tra cui alcune molto importanti come produttrici di malattie dell'uomo e degli animali (stafilococchi e streptococchi piogeni, pneumococco, meningococco, gonococco, ecc.) o come elaboratrici di svariatissime materie organiche e inorganiche (streptococchi e micrococchi lattici, streptococchi della gomma di zuccherificio, cocchi produttori di malattie del vino, della birra, del latte, decomponenti l'urea, putrefacenti, nitrificanti, ecc.).
Bibl.: Migula, System der Bakterien, I, Jena 1897; K. B. Lehman e R. O. Neumann, Atlas u. Grundriss d. Bakteriologie, 5ª ed., Monaco 1912; G. de' Rossi, Microbiologia agraria e tecnica, Torino 1927.