COBURGO (ted. Coburg o Koburg; A. T., 53-54-55)
Città della Baviera settentrionale (Franconia Superiore), presso il confine con la Turingia, fino al 1920 (alternativamente con Gotha) residenza del duca di Sassonia-Coburgo-Gotha. Posta sul fiume Itz, affluente del Meno, 297 m. s. m., è città d'aspetto caratteristico, esempio di capitale di piccolo stato, con clima mite, perché difeso contro i venti settentrionali dalle ultime pendici della Foresta di Turingia. La domina dall'alto (contrafforte del Bausenberg, metri 464) la sua famosa fortezza, la quale sbarra la profonda valle che l'Itz si è scavata nei gessi e nelle arenarie. Ivi soggiornò Lutero nel 1530; dall'agosto 1919 il castello è stato trasformato in museo.
Centro di Coburgo è il Markt; la città moderna (che ha fabbriche di birra e di giocattoli e lavorazione di vimini) si è sviluppata con ville specialmente a O. e a N. Essa è anche importante luogo d'incrocio sulla ferrovia Lichtenfels-Meiningen, che continua verso N. la linea della Reignitz, e possiede un aeroporto. Di frequente è sede di congressi e continua meta di forestieri. Gli abitanti erano, nel 1925, 24.701, per la maggior parte evangelici (1790 cattolici e 690 ebrei).
Il distretto ha 40.450 ab. e una superficie di 475 kmq.
Monumenti. - L'unica chiesa degna di menzione è quella di S. Maurizio, a tre navate d'uguale altezza, di stile gotico tardo (sec. XV), con contrafforti e finestre ornati da Corrado Krebs (1520), ma dentro rifatta (1701) in stile barocco. Il castello, detto Ehrenburg, edificato nel 1543-1549 subì varî cambiamenti fino al sec. XIX; la decorazione interna è essenzialmente barocca (fine del sec. XVII e inizî del XVIII) e singolarmente notevole è quella della chiesa, consacrata nel 1738. Nel 1597 fu iniziata da Pietro Sengelaub e Nicola Bergner la costruzione del palazzo di giustizia, che col ricco serto delle torri, delle guglie e delle terrazze è uno degli edifici più belli del Rinascimento in Turingia. Degli stessi artisti è il Gymnasium Casimirianum (1601 e segg.). Nell'arsenale (1616-1621) di P. Sengelaub, analogo ai precedenti edifici, si nota una maggiore influenza barocca. Notevoli le numerose abitazioni del sec. XVI al XVIII, rinomate per i loro ricchi balconi. La rocca conserva solo una parte delle costruzioni primitive del sec. XV; e benché non sia di gran valore artistico, ha singolarità di aspetto. Vi si conservano collezioni importanti: d'arte e d'antichità (una raccolta pregevole di circa 300.000 stampe, ceramiche e armi), un museo di storia naturale. Inoltre Coburgo possiede una biblioteca regionale (circa 140.000 volumi) e un museo civico con sculture e dipinti.
Storia. - Menzionata la prima volta nel 1056, Coburgo appartenne, dal 1245, ai conti di Henneberg, ma col 1353 passò alla casa dei Wettin di Sassonia e nel 1579 fu scelta come residenza dal duca Giovanni Ernesto di Sassonia. Passata dal 1641 ai duchi di Sassonia Altemburg, divenne nel sec. XIX (1835) residenza dei duchi di Sassonia-Coburgo (v.).
Bibl.: Lehfeldt e Voss, Bau- und Kunstdenkmäler Thüringens, n. 32, 1906; E. Köhrer, Die Feste Koburg, Berlino 1910; G. Dehio, Handb. d. deutschen Kunstdenkm., I, Berlino 1924, pp. 195-196.