COBOS y MOLINA, Francisco de los
Uomo di stato spagnolo, nato a Ubeda (Andalusia) verso la fine del sec. XV, morto nel maggio 1547. Commendatore maggiore di León, dell'ordine di Santiago, il C. ebbe parte preminente nella storia spagnola, specialmente dopo il 1529; poiché, morto il gran cancelliere Mercurino da Gattinara, la direzione effettiva della vita dei regni spagnoli e dei dominî italiani (Napoli e Sicilia e, dal 1535, Milano) spettò proprio al C. nella sua qualità di segretario del consiglio di stato. E il C., sia che accompagnasse Carlo V nei suoi viaggi (così nel 1529-33, nel 1535-36 e nel 1538), sia che rimanesse in Spagna, presso la reggenza, ebbe notevole parte nelle vicende di quel periodo. Abile, scaltrito non solo nei negozî politici generali, ma anche nei piccoli intrighi di corte, buon conoscitore di uomini, stimato da Carlo V che ne apprezzava la fedeltà e la capacità di lavoro, il C. fu il vero capo del governo spagnolo, specialmente dopo il 1543 quando, assente l'imperatore, reggitore nominale della Spagna era il giovanissimo principe Filippo. Tuttavia la sua influenza si fece avvertire più forse per quanto concerne la politica interna, e della Spagna e dei dominî italiani, che non per quanto concerne la generale politica europea di Carlo V, su cui agì maggiormente l'altro gran consigliere, il Granvelle. Il C. servì anche da ministro delle Finanze, nel senso che a lui toccò provvedere in gran parte al sostenimento finanziario, con denaro spagnolo, delle guerre continentali dell'imperatore (per es., tipica la sua azione in questo senso nel 1544): e la coscienza dell'enorme aggravio finanziario che costituiva per la Spagna la politica europea di Carlo V, fece sì che egli sempre più inclinasse a una politica di pace con la Francia.
La personalità del C. interessa pertanto in larga misura anche la storia d'Italia di quel periodo: e ne sono prova i molteplici rapporti che con lui ebbero non solo i governatori e viceré spagnoli in Italia, ma altresì personaggi italiani di alto rango, da lui anche conosciuti personalmente durante le sue dimore in Italia (per es., nel 1536). Sulle questioni milanesi, napoletane, ecc., la decisione ultima era spesso effettivamente sua.
La figura del C. dev'essere ricostruita in base all'enorme materiale documentario esistente specialmente nell'archivio del Simancas, e in parte ancora inedito (molte lettere del C. oppure al C. sono state però già riprodotte, in inglese, nel Calendar of State Papers, Spain, a cura di Bergenroth, Gayangos e Hume, Londra 1866 segg., voll. IV-VII).
Bibl.: Per il giudizio di Carlo V sul Cobos (nell'istruzione segreta al principe Filippo del 1543) cfr. F. de Laiglesia, Estudios históricos, I, Madrid 1918, p. 85 segg. Cfr. F. Walser, Spanien und Karl V. Fünf spanische Denkschriften an den Kaiser, in Nachrichten von der Gesellschaft der Wissensch. zu Göttingen, 1932, p. 148 segg.; id., Die Überlieferung der Akten der kastilisch-spanischen Zentralbelhörden unter Karl V., ibid., 1933, pp. 115-16.