cobalto
cobalto [Lat. Cobaltum, termine coniato da Paracelso dal ted. kobolet per alterazione di kobold "coboldo", spirito folletto della mitologia nordica] [CHF] Elemento chimico, di simb. Co, numero atomico 27, peso atomico 58.94, isolato da G. Brandt nel 1735; se ne conoscono un solo isotopo stabile, con numero di massa 59, e vari isotopi instabili (v. App. I: VI 658 e, f). Appartiene all'VIII gruppo, 1° periodo (grande) del Sistema periodico degli elementi ed è diffuso in diversi minerali, principalmente come arseniuro e solfuro, in genere associato con nichel e rame. È un metallo bianco con riflessi azzurri, malleabile a caldo e fragile a freddo; nei suoi composti si comporta usualmente da bivalente (composti cobaltosi) e trivalente (composti cobaltici), raram. da tetravalente. ◆ [FME] Bomba al c.: nella radioterapia, sorgente di radiazione beta di grande intensità, costituita da una certa quantità dell'isotopo instabile 60Co (radiocobalto) del c., ottenuto per attivazione del c. naturale in un reattore nucleare; tale isotopo è radioattivo beta, con periodo di dimezzamento di circa 5.3 anni.
Principali proprietà del cobalto
Calore spec. [103 J kg-1 K-1] 0.447 (25 °C)
Coeff. dilat. term. lin. [K-1] 12 10-6(25 °C)
Condutt. term. [W m-1 K-1] 100 (25 °C)
Configurazione elettronica (Ar) 3d7 4s2
Energia di ionizzazione [eV] (I)7.86;(II)17.06
Entalpia di fusione [103 J kg-1] 260.0
Entropia termica [J K-1 mol-1] 30.04 (25 °C)
Induzione di saturazione [T] 1.74 (25 °C)
Massa volumica [103 kg m-3] 8.9 (20 °C)
Resistività elettr. [10-8 ž m] 6.24 (20 °C)
Sez. d'urto di assorb. per
neutroni termici [barn atomo-1] 37.2
Struttura cristallina (298 K) (β) esagon. comp.
a 695 K β → α (α) cub.facc.centr.
(par. reticolari in Å) β (a=2.50;c=4.07)
α (a=3.54)
Temperatura di Curie [K] 1403
Temperatura di ebollizione [K] 3053
Temperatura di fusione [K] 1768