cluster
cluster 〈klastë〉 [s.ingl., propr. "grappolo", usato in it. come s.m.] [LSF] Termine introdotto inizialmente da astronomi statunitensi e inglesi per indicare ammassi stellari e passato poi a indicare oggetti vari, raggruppati insieme strutturalmente o funzionalmente. ◆ [FAT] [FML] Piccolo raggruppamento di molecole o di atomi la cui disposizione spaziale ricorda quella di un cristallo; è facile trovarli, in genere, a temperature non molto diverse da quelle di fusione: v. cluster. ◆ [FNC] Raggruppamento di nucleoni (protoni e neutroni), in partic. nei nuclei complessi, tale da formare un sistema ad alta stabilità nucleare, come, per es., la particella α (v. decadimento alfa: II 92 f). ◆ [ELT] [INF] Raggruppamento di più elaboratori elettronici o loro terminali che formano un insieme integrato. ◆ [FTC] [FSP] Nella tecnica missilistica, raggruppamento di razzi che forma il motore di uno stadio (per es., il primo stadio del missile statunitense Saturno V aveva un c. di 5 razzi). ◆ [PRB] Gruppo di punti il numero e la posizione dei quali sono aleatori ma possono dipendere da un punto scelto in partenza (centro del c.). ◆ [PRB] C. di Bartlett-Lewis, di Neyman-Scott, di Poisson: v. processi di punto: IV 600 b. ◆ [ASF] C. di stelle: lo stesso che ammasso stellare, in partic. globulare. ◆ [CHF] C. metallico: denomin. generica di composti solubili contenenti più legami metallo-metallo tra atomi sia uguali, sia diversi. ◆ [PRB] Processo di c.: processo di punto generato sostituendo a ogni punto di Rn un c. di punti (v. sopra: [PRB]); per il processo di c. di Poisson stazionario: v. processi di punto: IV 600 b. ◆ [MCS] Sviluppo in c. (ingl. cluster expansion): metodo di approssimazione successiva per tenere conto nell'equazione di stato dei gas ideali delle interazioni di scambio quantistiche (→ ammasso).