CLUJ (ungh. Kolozsvar; ted. Klausenburg; A. T., 79-80)
Città della Romania, capoluogo del dipartimento di Cojocna e vera capitale della Transilvania. È situata presso la confluenza del SomeŞ Mic col Nadas, a 348 m. s. m., in un paese di colline alte dai 500 agli 800 m., in parte nude e in parte coltivate, a 30 km. dal massiccio montagnoso dei Bihor. Si stende sulle larghe terrazze della riva destra del SomeŞ al piede d'una scarpata d'arenarie (405 m.) che domina le due vallate del NadaŞ e del SomeŞ.
La situazione geografica di Cluj e la sua privilegiata posizione ne spiegano l'antichità e l'importanza. Il suo aspetto è quello proprio delle città dell'Europa centrale: molto spaziosa (10,5 kmq.), con strade larghe e con edifici imponenti nel centro, ma con i sobborghi di carattere semi-rurale, con case a un sol piano e giardini. Nuovi quartieri circondano l'antica Cluj; industriali verso la stazione, abitati dagli operai o dai ricchi verso Mănăstur e i colli di Feleac. La città ha passeggiate, giardini pubblici, e un giardino botanico.
Cluj contava, nel 1869, 26.638 ab.; nel 1900, 49.295; nel 1910, 60.808, dei quali 50.704 Ungheresi, 7562 Romeni, 1676 Tedeschi, nel 1921, 83.542 ab., dei quali 41.583 Ungheresi, 28.274 Romeni, 10.633 Ebrei, 2073 Tedeschi; nel 1923, 105.000 ab.; nel 1928 essa si avvicinava a 120.000 ab., con un aumento notevole dell'elemento romeno.
Cluj è sede di prefettura, di corte d'appello, di corpo d'armata e di università, fondata nel 1752 è oggi la meglio organizzata delle quattro università romene; la biblioteca universitaria aveva, nel 1921, 352.149 volumi e più di 2000 manoscritti. Vi sono numerose scuole primarie e secondarie, un conservatorio musicale, varî musei (dei quali due etnografici), due teatri, una trentina di tipografie (la prima risale al 1550) e varie case editrici. Le altre industrie sono poco importanti e il commercio, in gran parte nelle mani degli ebrei, è solo locale e regionale.
Monumenti. - Il più antico monumento che si conservi a Cluj è il monastero benedettino, fondato dal re Béla I nel 1061 nel sobborgo Mănăstur. Fu rifatto più volte, cosicché ben poco resta della primitiva costruzione. Le più antiche chiese cattoliche sono la cattedrale o chiesa di San Michele, costruita in stile gotico fra il 1396 e il 1432 per elargizione del re Sigismondo. Il campanile (80 m.) è stato costruito solo fra il 1837 e il 1862. Poco distante da questa magnifica chiesa si trova la casa dove nacque il 27 marzo 1443 Mattia Corvino. Molto belle sono anche la chiesa dei francescani in stile gotico, e quella dei frati minori in via Regina Maria. I riformati hanno parecchie chiese, la principale delle quali è la chiesa Mattia Corvino costruita dal figlio di Giovanni Huniade alla fine del sec. XV per i frati minori e presa nel 1622 dai calvinisti. Gli uniti hanno una bella chiesa in Calea Victoriei, costruita sulla fine del Settecento. Notevoli, oltre a parecchie case private del Cinquecento, alcuni bei palazzi moderni, quasi tutti della seconda metà dell'Ottocento: l'università, il palazzo del museo transilvano, il Teatro nazionale (1906), ecc.; il monumento di Mattia Corvino, dovuto allo scalpello di I. Fadrusz (1902).
Dirimpetto al monumento di Mattia Corvino si trova un'artistica riproduzione in bronzo della lupa romana, offerta dal comune di Roma alla città di Cluj nel 1921.
Storia. - Nel luogo dove ora sorge la città di Cluj si elevava nell'antichità la città romana di Napoca, dapprima semplice municipio dacico e poi elevata al rango di colonia sotto Marco Aurelio. Era un centro importante sulla strada romana da Apulum a Porolissum (Moigrad) e fu anzi per qualche tempo la capitale della Dacia Porolissense. Negli scavi si sono trovati molti oggetti dell'epoca romana. Come per ogni altro centro della Transilvania, manca una prova della continuità di Napoca durante il basso Medioevo. Solo nel sec. XII troviamo menzionata la nuova città col nome di Clus, Clos, Culus, Colos, ma le origini del nome, la storia della fondazione e la nazionalità dei primi abitanti sono assai oscure. È probabile però che si tratti d'una fondazione sassone e il nome è piuttosto slavo che germanico; in ogni caso non romeno. La prima menzione della città si trova nel 1173. Ben presto Cluj, al pari delle altre fondazioni sassoni, si sviluppò in grazia dei privilegi dei re ungheresi, specie di quelli della famiglia Angioina, come appare anche dalla sua completa autonomia nell'amministrazione, nella giustizia e nella finanza. Nel 1405 il re Sigismondo fece circondare la città da mura, bastioni e fossati. L'elemento tedesco cominciò ad affievolirsi nel Cinquecento in favore della nobiltà ungherese che si veniva a stabilire in numero sempre maggiore nella bella città. Con gli Ungheresi si diffondono pure il calvinismo e il cattolicesimo. Nel 1437 avvenne a Cluj una rivolta, presto repressa, della plebe ungherese e rumena contro la nobiltà. A Cluj si tenne pure una dieta il 28 settembre 1737. Dopo il periodo dell'assolutismo, l'imperatore convocò una dieta a Cluj nel novembre 1865 e in questa fu votata l'unione della Transilvania all'Ungheria. Nell'epoca del dualismo (1866-1918) Cluj fu il centro della cultura e della propaganda magiara in Transilvania. Il 24 novembre 1918 Cluj fu occupata dalle truppe romene.
Bibl.: J. Elek, Kolozsvár története (Storia di Cluj), Budapest 1870-1888; K. Galcoczy, Koloszvár multja, jelénje és jövöje (Il passato, il presente e il futuro di Cluj), Kolozsvár 1872; L. Kelemen e J. Fodor, Koloszsvári kalauz (Guida di Cluj), Kolozsvár 1903; P. Bortes, Călăuza oraŞului Cluj, Cluj 1923; V. Lazar, Clujul, Bucarest 1923.