cloud computing
loc. s.le m. inv. Tecnologia informatica che permette l’utilizzazione di risorse di calcolo remote.
• Nell’aprire il dibattito sul tema io stesso ho cercato di chiarire perché l’economia digitale può avere effetti sconvolgenti. Primo, perché l’economia digitale comprende un ampio spettro di componenti che vanno ben al di là della telefonia smart e includono nuove tecnologie di raccolta ed elaborazione dei dati (cloud computing), robot e macchine intelligenti, sensori applicabili a automobili e droni senza pilota, stampanti tridimensionali, fino alla «Internet delle cose» in grado di rispondere alle molteplici esigenze della gente comune. (Fabrizio Saccomanni, Stampa, 7 giugno 2015, p. 1, Prima pagina) • Grazie al cosiddetto cloud computing, altro che testa tra le nuvole. E non si tratta certo della nuvoletta che inseguiva ovunque il povero contabile ragionier Fantozzi, ma piuttosto della «nuvola» di Internet che da alcuni anni consente a qualunque impresa o privato di accedere alle tecnologie più avanzate sotto forma di servizi. Intendendo per cloud computing tutto ciò che viene usato in azienda, ma che in realtà risiede fuori dai firewall aziendali. (Massimo Iondini, Avvenire, 27 aprile 2016, p. 18, Economia & Lavoro) • I Big Data sono già utilizzati da aziende di medio-grandi dimensioni che, grazie anche all’integrazione con i servizi di cloud computing, hanno la possibilità di decidere rapidamente le strategie economiche e incrementare la soddisfazione dei propri clienti. (Franca Giansoldati, Messaggero, 12 marzo 2017, p. 21, Società).
- Espressione inglese composta dal s. cloud ‘nuvola’ e dal p. pres. del v. intr. to compute ‘calcolare’.
- Già attestato nel Corriere della sera del 24 maggio 2007, p. 27 (Stefano Montefiori).
> nuvola digitale.