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CLOROFILLA

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
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CLOROFILLA (X, p. 626)


Struttura della clorofilla. - Nel 1938 A. Stoll ed A. Wiedemann hanno per la prima volta estratto dalle piante un complesso che presenta molte somiglianze con la clorofilla nelle condizioni in cui essa è presente nel cloroplasto. Invece di estrarre la clorofilla con i solventi abituali, si è adoperata l'acqua distillata con speciali precauzioni riguardo al Ph e alla temperatura. Si è ottenuto un complesso proteino-clorofilliano, al quale è stato dato il nome di cloroplastina, e nel quale la clorofilla rappresenta il gruppo prostetico (non proteico) di un cromoprotide e precisamente di un cromoprotide porfinico. La cloroplastina presenta le stesse reazioni della sostanza verde delle foglie, per quanto riguarda lo spettro di assorbimento, la resistenza alla luce, la fluorescenza, la reazione con l'acido carbonico. Ha un peso molecolare elevatissimo: secondo E. A. Hanson (1939) ad una molecola di protide si legherebbero quattro molecole di clorofilla e l'intero cromoprotide avrebbe un peso molecolare di 68.000; secondo E. L. Smith e Pichels (1941) il protide avrebbe un peso molecolare di circa 265.000; ad ogni cento parti di peso del protide sarebbero legate 16,1 parti in peso di clorofilla. Sulla composizione del cromoprotide e sui legami clorofilloprotidici non si è ancora definitivamente concluso, ma in ogni modo la scoperta della cloroplastina rappresenta un vero progresso nello studio della costituzione della clorofilla in vivo.

La struttura del gruppo prostetico della cloroplastina, cioè la struttura della molecola clorofilliana, è stata chiarita con lo studio delle porfirine, ottenute per azione degli acidi che distaccano il magnesio dalla clorofilla e dai suoi derivati. Il nucleo strutturale fondamentale della clorofilla è precisamente quello della porfina, caratterizzato da 4 anelli pirrolici, uniti da 4 ponti metinici −CH=, ed aventi complessivamente 8 atomi di idrogeno variamente sostituiti. I derivati della porfina in cui le sostituzioni sono avvenute con catene laterali carbonate sono precisamente le porfirine. La clorofilla è un composto metallo-organico tetrapirrolico magnesiaco, e quindi una particolare porfirina con alcuni H sostituiti da svariati radicali e con l'atomo di Mg legato ai quattro atomi di N dei gruppi pirrolici. Questa conclusione è merito dei lunghi studî eseguiti dalle scuole di R. Wilstetter, di A. Stoll e di H. Fischer.

Vedi anche
legami intramolecolari Legami tra gli atomi di una stessa molecola. In particolare, con questa locuzione si indicano i legami di tipo debole (per es., legami idrogeno) che si instaurano tra atomi, anche molto distanti tra loro, di una macromolecola, contribuendo alla formazione della loro struttura quaternaria. apoenzima Parte proteica degli enzimi la quale, legata a molecole non proteiche (coenzimi o gruppi prostetici), forma l’oloenzima o enzima attivo. reazioni nucleofiliche In chimica, reazioni attraverso le quali un reagente che contiene un atomo (detto nucleofilo) è in grado di mettere in comune uno o più doppietti elettronici di valenza per formare legami (di tipo dativo) con molecole o ioni elettrofili. Più genericamente, reazioni attraverso le quali atomi e raggruppamenti ... acido carbonico Acido bibasico, H2CO3, che non si conosce libero, ma è diffuso sotto forma di sali; se ne ammette l’esistenza nelle soluzioni acquose di anidride carbonica dove ha luogo l’equilibrio: CO2 + H2O ⇄ H2CO3 È un acido debole, capace però di decolorare la soluzione alcalina, rossa, di fenolftaleina; dà due ...
Tag
  • GRUPPO PROSTETICO
  • ACQUA DISTILLATA
  • ACIDO CARBONICO
  • PESO MOLECOLARE
  • FLUORESCENZA
Altri risultati per CLOROFILLA
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    Enciclopedia on line
    Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante e più in generale in tutti gli organismi che compiono la fotosintesi. Fu estratta con alcol nel 1817 da P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou. Le c. presiedono ai processi fotosintetici consistenti nel fissaggio dell’anidride carbonica (CO2) atmosferica ...
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    Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)
    Pigmento verde delle foglie capace di assorbire l’energia luminosa e di permettere alle piante di realizzare la fotosintesi. Nelle cellule vegetali la clorofilla si trova in organuli cellulari detti cloroplasti. La sua struttura consiste in un anello porfirinico contenente al centro un atomo di magnesio ...
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    Enciclopedia dei ragazzi (2005)
    Laura Costanzo La sostanza che consente la fotosintesi delle piante La clorofilla è un pigmento verde presente nelle foglie ma anche in altre parti della pianta, in quantità diverse nel corso delle stagioni, insieme ai caroteni arancioni e alle xantofille gialle. La clorofilla è indispensabile per ...
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    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    clorofilla [Der. del fr. chlorophylle, comp. dei termini gr. chlorós "verde" e phy´llon "foglia"] [BFS] Il pigmento verde delle foglie delle piante, elemento essenziale della fotosintesi delle piante medesime: v. fotosintesi: II 746 c.
  • CLOROFILLA
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Con questo nome Pelletier e Caventou indicarono il pigmento verde delle foglie, da loro estratto con alcool nel 1817; ma l'importanza di tale pigmento era già stata rilevata da Berthollet (1790) e da Senebier (1782). Il pigmento estratto da Pelletier e Caventou è però una miscela di diversi pigmenti ...
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Vocabolario
clorofilla
clorofilla s. f. [dal fr. chlorophylle (coniato nel 1817 dai chimici P.-J. Pelletier e J.-B. Caventou), comp. del gr. χλωρός «verde» e ϕύλλον «foglia»]. – Pigmento verde contenuto nei cloroplasti delle piante autotrofe in due forme, clorofilla...
clorofilliano
clorofilliano agg. [der. di clorofilla]. – Della clorofilla, relativo alla clorofilla: corpi c., i cloroplasti; funzione c., o fotosintesi c., l’organicazione del carbonio che avviene nelle piante contenenti clorofilla (v. fotosintesi2)....
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