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cloro

di Nicoletta Nicolini - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
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cloro

Nicoletta Nicolini

Un elemento tossico ma molto utile

Cloruro di sodio in cucina, ipoclorito nella candeggina, trielina come solvente, acido cloridrico nel succo gastrico. Cloro in piscina, nell'acqua potabile, negli insetticidi, nei liquidi refrigeranti responsabili del buco dell'ozono, nelle plastiche e nelle diossine, nei fumi degli inceneritori. Il cloro è un elemento presente nella vita di tutti i giorni

Che cos'è il cloro?

Il cloro è un elemento gassoso di colore giallo verde, il cui simbolo chimico è Cl. Insieme a fluoro, bromo e iodio appartiene alla famiglia degli alogeni, termine derivato dal greco che significa "generatori di sali" in quanto questi non metalli formano con i metalli una grande quantità di sali. Il cloro è tossico, irritante, corrosivo e più pesante dell'aria. Si ottiene per elettrolisi da cloruro di sodio in soluzione acquosa. È molto reattivo. Non si trova libero in natura ma sotto forma di cloruro, soprattutto di sodio (il sale da cucina), nelle acque marine o nei depositi di salgemma.

La presenza di ioni cloro nell'organismo umano e animale è molto importante per la regolazione dei flussi di liquidi che attraversano le cellule. Cloruro di sodio in eccesso causa un aumento della pressione, in difetto porta a problemi digestivi, carie dentarie, caduta dei capelli e debolezza diffusa.

La storia

Il cloro è stato scoperto nel 1774 dal chimico svedese Carl Wilhelm Scheele e isolato dall'inglese Humphry Davy nel 1810. La sua ascesa a prodotto industriale è quasi casuale e legata alla produzione di soda, importantissima materia prima industriale, ottenuta a partire dal cloruro di sodio (processo Leblanc). Dal processo si ottiene anche acido cloridrico: in Inghilterra, nei primi decenni del 19° secolo, l'acido cloridrico liberato nell'atmosfera procurava gravi danni all'uomo e ai raccolti. Spinte dalla protesta popolare le fabbriche furono costrette dal 1863 a farlo assorbire in acqua. Questo prodotto di scarto verrà successivamente trasformato in cloro gassoso utilizzato inizialmente come sbiancante per carta e tessuti e per risanare le acque.

La guerra chimica

Nell'aprile del 1915 a Ypres, in Belgio, le truppe tedesche fronteggiano Inglesi e Francesi. I Tedeschi ricorrono al cloro come aggressivo chimico diffondendolo nelle trincee nemiche e causando migliaia di morti e di intossicati. Visto il tragico successo si sintetizzano altri derivati del cloro più efficaci e maneggevoli, come il fosgene e l'iprite, che viene utilizzata per la prima volta di nuovo a Ypres nel 1917. L'esempio tedesco non rimane isolato. In seguito ci sarà una competizione alla ricerca di aggressivi sempre più potenti fin quando, nel 1925, la guerra chimica sarà bandita, almeno sulla carta.

L'industria del cloro

La grande reattività del cloro ha favorito una rapida riconversione dell'industria petrolchimica che ha sintetizzato nuovi composti clorurati impiegati come solventi, refrigeranti, insetticidi, erbicidi e precursori delle materie plastiche. Il DDT (diclorodifeniltricloroetano) è forse l'insetticida più noto. Oggi è stato messo al bando nei paesi industrializzati ma negli anni Quaranta del secolo scorso ha consentito di combattere la malaria e molti parassiti dell'uomo e delle piante. Tra le sostanze plastiche il PVC (polivinilcloruro) è il più adoperato per tubi, guarnizioni, dischi, piastrelle. I clorofluorocarburi, con le sigle Freon, trovano applicazione da anni come gas refrigeranti inerti nei frigoriferi e nei condizionatori. La trielina (tricloroetilene) e altri solventi clorurati sono sono utilizzati per il lavaggio a secco.

I rischi

Il cloro è tossico e letale per ingestione, inalazione e contatto. È dannoso per tutti gli organismi ma ancora di più lo sono molti suoi derivati, composti molto stabili, solubili nei grassi e non biodegradabili. Gli insetticidi sono irrorati nei campi e, assorbiti dal terreno, finiscono nelle falde acquifere; i solventi evaporano nell'atmosfera; le plastiche provenienti da composti del cloro, come il PVC, decomposte negli inceneritori possono produrre diossine, sostanze tristemente note per la strage di Seveso del 1976. I clorofluorocarburi, tra i pochi composti del cloro non tossici, sono tra i responsabili del buco dell'ozono ed è in corso la loro lenta e difficile sostituzione con gas meno dannosi. Infine anche l'uso del cloro come sbiancante e igienizzante trova forti opposizioni per le reazioni collaterali che può provocare.

Vedi anche
bromo Elemento chimico, non metallo (l’unico, fra questi, liquido a temperatura ambiente), isolato (1826) dall’acqua di mare da A.-J. Balard, che ne coniò il nome. Appartiene al gruppo degli alogeni. Simbolo Br, numero atomico 35, peso atomico 79,916 (risulta da rapporti quasi uguali degli isotopi di peso ... eleménto chìmico eleménto chìmico Sostanza semplice costituita da atomi con lo stesso numero atomico. 1. La definizione operativa di elemento Nel 18° sec., grazie alle ricerche di molti scienziati, soprattutto di A.-L. Lavoisier, si passò dall'idea, risalente alla filosofia presocratica, che la composizione dei corpi ... acido cloridrico Composto di cloro e idrogeno; ha formula HCl e appartiene al gruppo degli idracidi. È un gas incolore di odore pungente che fuma fortemente all’aria; si scioglie facilmente in acqua (nella proporzione di 450 vol. di acido per uno di acqua a 18 °C), in alcol, in etere, in benzene e in altri composti organici. ... elementi alogeni In chimica, denominazione data da J.J. Berzelius (1825) agli elementi capaci di combinarsi con i metalli per dare sali non contenenti ossigeno ( sali aloidi). Più specificamente, gli elementi chimici del gruppo VII B del sistema periodico: fluoro, cloro, bromo, iodio, astato. Per le loro proprietà fisiche ...
Indice
  • 1 Che cos'è il cloro?
  • 2 La storia
  • 3 La guerra chimica
  • 4 L'industria del cloro
  • 5 I rischi
Categorie
  • CHIMICA INDUSTRIALE in Chimica
  • CHIMICA INORGANICA in Chimica
Altri risultati per cloro
  • cloro
    Enciclopedia on line
    Elemento chimico del gruppo degli alogeni, scoperto da K. W. Scheele nel 1774 e isolato da H. Davy nel 1810; simbolo Cl, numero atomico 17, peso atomico 35,457; sono noti due isotopi stabili 3517Cl e 317Cl presenti in natura nel rapporto all’incirca di 3:1. Caratteristiche Il c. è un gas giallo verdastro, ...
  • cloro
    Dizionario di Medicina (2010)
    Elemento chimico non metallico, appartenente al gruppo degli alogeni. In forma gassosa si caratterizza per un odore tipico, sgradevole, soffocante. Viene usato per la fabbricazione di molti composti organici clorurati (insetticidi, solventi, ecc.) e per la sterilizzazione delle acque. È presente in ...
  • cloro
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    clòro [Der. del fr. chlore, tratto dall'ingl. chlorine, dal gr. chlorós "verde", per il colore che presenta allo stato gassoso] [CHF] Elemento chimico, di simb. Cl, numero atomico 17, peso atomico 35.46, scoperto da K. W. Scheele nel 1774; se ne conoscono due isotopi stabili, con numero di massa 35 ...
  • CLORO
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (X, p. 624; App. II, I, p. 631) La prova fornita da H. Davy (1810) che il c. non è un composto, bensì un elemento, segnò una data cruciale nella storia della chimica. Essa chiuse decenni di controversie sulla natura di questa sostanza, isolata da C.W. Scheele (1774) e già classificata da A.L. Lavoisier ...
  • CLORO
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    L'elettrolisi di soluzioni di cloruri alcalini continua a rappresentare il principale metodo di produzione del cloro; quantitativi minori di questo alogeno si ottengono però dalla elettrolisi del cloruro di sodio fuso o come sottoprodotto nella preparazione del magnesio metallico. Si è anche cercato ...
  • CLORO
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Appartiene al gruppo naturale degli alogeni o generatori di sali, e trova il suo posto nel 7° gruppo del sistema periodico. Ha il peso atomico 35,45, numero atomico 17, raggio ionico 1,81 A. È il più diffuso degli alogeni ed entra nella costituzione dei primi 16 chilometri di litosfera e idrosfera nelle ...
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Vocabolario
clòro-
cloro- clòro- [dal gr. χλωρός «verde»; lat. scient. chloro-]. – Primo elemento di composti della terminologia scientifica di formazione moderna, con riferimento alla caratteristica del colore verde o della presenza del cloro (ma con questa...
clòro
cloro clòro s. m. [dal fr. chlore (A.-M. Ampère, 1815), tratto dall’ingl. chlorine (nome con cui H. Davy aveva chiamato questo elemento, scoperto da K. W. Scheele nel 1774), der. del gr. χλωρός «verde», per il colore che presenta allo stato...
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