CLITORE (Κλείτωρ, Clitor)
Antica città dell'Arcadia, capoluogo del territorio da essa chiamato Clitoria, nella parte settentrionale del territorio degli Azani, formato dall'alto bacino fiuviale del Ladon; la città stessa, fondata secondo la tradizione da un Clitor, figlio di Azan, era situata sul fiumicello omonimo. Il nome della città è conservato nell'odierno villaggio di Clituras, a 4 km. dalle rovine della città antica, nella località di Paleopoli; di questa si conservano resti della forte cinta dell'acropoli, con torri rotonde, un piccolo teatro e vasti e sparsi ruderi della città bassa, in cui si sono riconosciute le rovine di tre santuarî menzionati da Pausania, di Demetra, di Asclepio e di Ilizia; altri ruderi, a qualche distanza verso occidente, sono stati identificati con un tempio dei Dioscuri, a cui si riferiscono probabilmente alcune antiche monete (v. figura). Ma importante soprattutto era il santuario di Artemide Hemeresia di Lusi (v.), circa 30 stadî a nord della città.
In età assai antica, forse ancora nel VI o al principio del sec. V a. C., Clitore inviò a Olimpia qual dono votivo una colossale statua di Zeus dal bottino di molte città sottomesse, probabilmente le città circonvicine dell'Azania. Clitore mandava cinque δημιουργοί alla bulè della Lega arcadica; entrò pure nella Lega achea, e per fedeltà a questa sostenne vittoriosamente un assedio degli Etoli alla fine del sec. III.
Bibl.: E. Curtius, Peloponnesos, I, Gotha 1851, p. 376 segg.; Geiger, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XI, col. 661 segg.