Clifford
Clifford William Kingdon (Exeter, Devon, 1845 - Madera 1879) matematico e filosofo inglese. Formatosi al King’s College di Londra e al Trinity College di Cambridge, nel 1871 ebbe la nomina a professore di matematica e meccanica presso l’University College di Londra e tre anni più tardi venne eletto membro della Royal Society. Si interessò soprattutto di geometria e divulgò e sviluppò le grandi scoperte matematiche della sua epoca, da quelle di Riemann a quelle di Grassmann e Hamilton. Interessato alle geometrie non euclidee di B. Riemann e N. Lobačevskij, influenzato dalle teorie biologiche di Darwin, sostenne che gli assiomi euclidei non sono verità di ragione eterne e assolute, ma prodotti dell’esperienza e del condizionamento imposto all’uomo dalle proprietà geometriche dello spazio limitato che costituisce il suo ambiente vitale. Autore di un’opera di alta divulgazione scientifica, The common sense of the exact sciences (Il senso comune delle scienze esatte, 1885, completata da K. Pearson), nel 1876 scrisse On the space - theory of matter (Sullo spazio: teoria della materia), in cui, precorrendo la teoria della relatività generale, sostenne che energia e materia sono semplicemente differenti tipi di curvature nello spazio. Il suo nome è legato a un particolare tipo di algebre (→ Clifford, algebra di), che sono associative e generalizzano i numeri complessi e i quaternioni di W.R. Hamilton. Una di queste generalizzazioni è la teoria dei biquaternioni, oggetti matematici, oggi noti come spazi di Klein-Clifford, che egli impiegò per studiare il movimento negli spazi non euclidei e sulle superfici. Mostrò che gli spazi di curvatura costante potrebbero differire nella loro struttura topologica e, inoltre, provò che una superficie di Riemann è topologicamente equivalente a una scatola forata.