CLERIDI (dal gr. κλήρος, nome usato da Aristotele per indicare una larva dannosa agli alveari; lat. scient. Cleridae)
Famiglia di Insetti Coleotteri (v.), del sottordine dei Polifagi, della serie dei Diversicorni e della superfamiglia dei Malacodermati, comprendente specie di piccole o medie dimensioni, per lo più allungate, con livree di colori varî e spesso vivacemente appariscenti. Hanno talora il capo parzialmente incassato nel protorace e fornito di antenne fusiformi o clavate. Gli adulti si trovano sui fiori, sugli alberi, sotto le cortecce, entro le gallerie degli insetti xilofagi, nei magazzini e nei depositi di sostanze animali secche e conservate, nelle ossa e nelle carcasse di animali morti. Le loro larve, allungate, depresse, pubescenti, esapode, sono, nei Cleridi propriamente detti, carnivore e distruggono molti insetti nocivi, o vivono parassite nei nidi di Imenotteri. Quelle della tribù dei Corinetini frequentano, come gli adulti, le pelli secche degli animali, le carogne, le ossa, le carni salate, ecc., e possono recare qualche danno.
Fra i primi meritano di essere ricordati i Trichodes, ornati di bei colori gialli, rossi e azzurri variamente screziati, alcuni dei quali (ad es. il T. apiarius L.) penetrano nell'interno degli alveari per divorare le larve delle api; i Tillus, i Tarsostenus, gli Opilus, i Clerus, i Thanasimus, tutti predatori d'insetti nocivi. Fra i Corinetini sono ben noti l'azzurro Corynetes coeruleus Deg. e la Necrobia ruficollis Fabr.