CLEONE (Κλεωναί, Cleünae)
Antica città del Peloponneso, in Argolide, di cui restano le rovine nel luogo detto ora Volimotí, su una collina dominante la strada da Corinto ad Argo, distante 80 stadî da Corinto, 120 da Argo. Del tempio di Atena, ricordato da Pausania e ridotto a chiesa nel Medioevo, restano solo le fondamenta; si trovarono tracce di antiche abitazioni ai piedi del colle nella pianura verso sud, con resti di costruzioni poligonali di fortificazione. Là si trovò anche un'iscrizione col nome degli artisti Xenofilo e Stratone, forse del sec. I a. C., appartenente, pare, a un'esedra di cui restano avanzi. Più a sud, verso Kurtésa, sono le rovine di un tempietto dorico.
Cleone dominava le due vie più importanti da Corinto verso l'interno del Peloponneso; infatti da Cleone una via andava verso ovest per Nemea e Fliunte verso l'Arcadia, mentre un'altra verso sud andava ad Argo. Da questa città Cleone dovette più o meno sempre dipendere, se pur non è chiaro fino a qual punto. Secondo Omero (Iliad., II, 570) Cleone era del regno di Agamennone. Pare che in seguito, al principio del sec. VI, fosse uno stato autonomo. Nella pianura di Cleone si svolgevano i giuochi nemei. Cleone coniò poche monete prima delle guerre persiane (cfr. V. B. Head, Hist. num., Oxford 1911, p. 437), alle quali non prese parte. Poi verso il 470 fu assalita e occupata per un po' di tempo dai Corinzî, che furono costretti da Argo ad evacuarla. I Cleonesi poi aiutarono Argo nella distruzione di Micene e di questa accolsero una parte della popolazione; in seguito con gli Argivi aiutarono gli Ateniesi a Tanagra nel 457. Nel 418 troviamo i Cleonesi alleati degli Argivi a Mantinea e ancora con essi nel sec. IV contro i Corinzî. Dopo la metà del sec. III Cleone passò alla lega achea, e, salvo una breve interruzione, vi rimase fino alla dissoluzione della lega stessa. Poi a poco a poco la città perde importanza, pur mantenendo una fiorente monetazione, specialmente nel tempo da Commodo a Geta. Nel Medioevo la popolazione si trasferì a Klénia.
Bibl.: H. G. Lolling, Hellenische Landeskunde, Nördlingen 1899, p. 161; J. G. Frazer, Pausania's description of Greece, III, Londra 1898, p. 82; id., Graecia antiqua, Maps and Plans, Londra 1930, tav. III; J. Kromayer, Antike Schlachtfelder, I, Berlino 1903, p. 33 (carta con chiara posizione di Cleone); Bölte, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XI, col. 721 segg.