ALTHAUS, Clemente
Nato nel Perù nel 1835, morto a Parigi, pazzo, nel 1881. "Il più accademico di tutti i poeti peruviani", lo dice Riccardo Palma; e Carlo Augusto Salaverry scrive di lui: "La sua ispirazione è incatenata all'antiquata maniera classica. Nella sua opera c'è del lirismo impregnato di lacrime". Il suo accademismo è incostante, come vago è il suo classicismo; e la sua musa ricorda i grandi poeti preferiti: come il Petrarca in Sonetos; Manuel José Quintana in Poesias patrióticas (1862); il Leopardi in El ultimo canto de Safo; Agostino Moreto, nella sua tragedia Antioco, il cui argomento (rivalità amorosa tra il re Seleuco e suo figlio Antioco) è tratto da A buen padre mejor hijo; e infine fra Luis de León in Canto biblico, che con le odi El dos de Mayo e A America, rappresenta il miglior frutto della sua ispirazione poetica.
Bibl.: Obras poéticas, Lima 1892; Riccardo Palma, La Bohemia de mi tiempo, in Poesías, 1887; Ventura García Calderón, La literatura peruana, 1914.