Critico d'arte statunitense (New York 1909 - ivi 1994). Iniziò la sua carriera collaborando a riviste come Partisan review (1939-55), The nation (1942-49), Commentary (1945-57), affrontando questioni sociali e politiche, letterarie e artistiche; in seguito si indirizzò verso una critica di impostazione formalista. Raggiunse una posizione di primo piano riconoscendo per primo l'importanza dell'espressionismo astratto e di artisti come J. Pollock, A. Gottlieb e H. Hofmann, e successivamente (dal 1959) sostenne un nuovo astrattismo, che denominò Post-painterly abstraction. G. ebbe un ruolo importante per l'attività di artisti come H. Frankenthaler, M. Louis, K. Noland, A. Caro, e un profondo impatto sulla critica successiva. Ha scritto monografie (J. Miró, 1948; Matisse, 1953) e cataloghi di mostre (Three new American painters, 1963; Post-painterly abstraction, 1964); ha pubblicato raccolte di saggi (Art and culture, 1961; The collected essays and criticism, 4 voll., 1986-93).