CLEFTI (κλέϕτες)
Al tempo della dominazione turca si organizzarono anche in Grecia, come in altri paesi balcanici, bande d'irregolari (cfr. gli haiduki bulgari), che, insofferenti d'ogni giogo, vivevano sulle montagne, in lotta continua con le autorità turche (v. armatoli). Essi si recavano a vanto di vivere di rapina, onde il loro nome di clefti (volgare per κλεπται "ladri"). Nel sec. XVIII, sebbene privi d'organizzazione, resero inestimabili servigi alla causa dell'indipendenza greca. I canti ispirati alla loro vita fiera e avventurosa, costituiscono una delle sezioni più interessanti della poesia popolare greca. Si riferiscono al periodo che va dalla fine del sec. XVII al principio del XIX, ma nei motivi si riconnettono spesso alla più antica poesia "acritica" (v. digenis acritas). Manca un eroe unico, e sugli elementi epici prevalgono quelli lirici, soprattutto l'amore e il sentimento romantico della natura: i monti della Grecia (si ricordi il noto contrasto tra l'Olimpo e l'Ossa) sono spesso i protagonisti della poesia cleftica. I Clefti ebbero larga popolarità nella letteratura europea romantica e filo ellenica.