CLAVIJO y FAJARDO, José
Letterato spagnolo, nato nelle Canarie nel 1726, morto a Madrid nel 1806. Educatosi in Francia, appartenne come scrittore al gruppo degli ammiratori del neoclassicismo. Protetto dal Conte de Aranda e dal consigliere aulico Grimaldi, ebbe la carica di direttore dei teatri di Madrid e del giornale Mercurio histórico y político de Madrid, nonché della rivista El pensador (1762). Fu anche segretario del museo di storia naturale e conservatore dell'Archivio della Corona. Scrisse in quell'epoca Estado general histórico y cronologico del ejército y ramos militares de la Monarquía e un lavoro polemico Los Jesuitas culpados de lesa majestad divina y humana
Enorme scandalo suscitò il litigio che il C. ebbe con Beaumarchais, avendo mancato alla promessa di sposare la sorella di lui: il Beaumarchais ne prese argomento per il suo dramma Eugénie e il Goethe per la sua tragedia giovanile Clavijo (1774). Il C. prese parte attiva su El pensador alla polemica circa il teatro classico spagnolo suscitata dalla Poética del Luzán (1737), e non ristette finché con decreto reale dell'11 giugno 1765 non fu proibita la rappresentazione degli autos sacramentales, come irriverenti e immorali.
Tradusse in spagnolo la Histoire naturelle del Buffon, l'Andromaque del Racine, Le Glorieux del Destouches.