COELLO, Claudio
Pittore ed architetto. Nacque a Madrid nel 1624 (secondo altri tra il 1630 e il 1635); vi morì nel 1693. Ancora allievo di Francesco Rizi dipinse a Madrid per l'altare maggiore della chiesa di S. Placido e per quello di S. Croce. Fu amico del pittore G. Carreño de Miranda, che influì favorevolmente sulla sua tecnica, e dell'architetto Jiménez Donoso, che lavorò con lui in un affresco della chiesa di S. Croce (perduto con i quadri già citati della stessa chiesa in un incendio al principio del sec. XVIII) e con lui si occupò dei disegni e della pittura dell'arco trionfale e delle altre decorazioni fatte per l'ingresso a Madrid della regina Maria Luisa d'Orléans. Nel 1683 dipinse a fresco la chiesa degli agostiniani a Saragozza, e nel 1684 fu nominato pittore del re. Morti il Carreño e il Rizi, fu incaricato di terminare la pittura dell'altare dell'ostia miracolosa nella sagrestia dell'Escorial e la rifece tutta, rappresentandovi Carlo II inginocchiato dinnanzi all'ostia e circondato da ecclesiastici e cortigiani in una sala che sembra la continuazione della sagrestia. Suoi lavori si conservano nei musei di Madrid, Budapest e Monaco di Baviera, e lo dimostrano formato sotto l'influenza di Rubens, di Van Dyck e dei secentisti italiani.
Bibl.: A. Palomino, El museo pictórico y escala óptica, Madrid 1797, II, pp. 650-658; J. A. Ceán Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de las bellas artes en España, Madrid 1800, I, pp. 336-347; El Conde de la Viñaza, Adiciones al Diccionario histórico ecc. de las bellas artes en España, Madrid 1889; O. Schubert, Geschichte des Barock in Spanien, Esslingen 1908, pp. 135, 163, 166 e 286; A. de Beruete y Moret, The School of Madrid, Londra e New York 1909, p. 236; A. L. Mayer, in Thieme Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1912; E. Tormo, Las Anunciaciones de Carreño y de Cl. Coello, in Bol. de la Sociedas Española de Excursiones, 1920.