CASCIOLINI, Claudio
Figlio di Agostino e di Veronica Finocchiola, nacque a Roma il 9 nov. 1697. Le notizie sulla sua vita sono molto scarse e imprecise: sappiamo dai Libri dei salariati della Cappella, conservati nell'Archivio Lateranense in Roma e contenenti le ricevute dei pagamenti, che dall'aprile 1726 al gennaio 1760 cantò come basso nel coro della basilica di S. Lorenzo in Damaso in Roma. Non è certo che fosse anche maestro di cappella della stessa chiesa, se nel 1755, in una ricevuta di pagamento, viene ancora definito "basso della cappella" (cfr. Arch. Lateranense, Giustificazioni della Cappella musicale nella basilica di S. Lorenzo in Damaso, gennaio 1747-ottobre 1810). Il 14 genn. 1724 sposò Maria Teresa Mazza nella basilica di S. Lorenzo in Damaso; ebbe numerosi figli e visse in miseria in una piccola casa vicino a piazza della Chiesa Nuova. Fu membro della Congregazione di S. Cecilia, per la quale scrisse varie composizioni, tra cui si ricordano in particolare: Messa di Requiem a 4 voci, Christus e Miserere a 4 voci, Zacchee festinans descende a 8 voci.
Morì a Roma il 18 genn. 1760.
Tipico rappresentante della tradizione polifonica romana, il C. fu ai suoi tempi considerato maestro nell'arte del contrappunto; fedele allo stile a cappella di chiara derivazione palestriniana, compose esclusivamente musica religiosa e gran parte delle sue composizioni a sole voci senza accompagnamento rivelano, nell'elaborazione contrappuntistica severa e castigata, una concezione proflandamente religiosa, riconoscibile nella stretta adesione tra musica e testo sacro. In Musica divina (II, Liber motett., 2, p. 33) Proske parla di lui come "celeberrimi illius Claudii Casciolini, musici spiritu pietatis et intelligentiae sacrae Ecclesiae liturgiae quasi a Deo imbuti". Lasciò molte composizioni manoscritte conservate prevalentemente a Roma nella Biblioteca Vaticana (Cappella Sistina e Cappella Giulia), nell'Archivio Lateranense, nella Biblioteca Casanatense, in quella di S. Cecilia e a Rieti nella cappella del duomo, oltre che in numerose biblioteche tedesche.
Tra le sue opere si ricordano in particolare: 7 Messe a tre e a quattro voci, una Messa a quattordici voci, due Messe pro defunctis a quattro e tre voci, due Requiem, uno a tre e uno a quattro voci, numerosi mottetti a tre e a otto voci, fra cui: Angelus Domini a otto voci; Beatus vir a quattro voci; Ad honorem et gloriam Domini nostri Iesu Christi... passione a quattro voci; due Panis Angelicus a tre voci; un inno Sacris solemnis a quattro voci con accompagnamento d'organo; Libera me Domine, responsorio a tre voci maschili; un Miserere a quattro voci e molte altre composizioni sacre da eseguire in differenti occasioni liturgiche.
Alcune sue opere sono state pubblicate in Musica sacra (Milano 1873) e da C. Proske, in Musica divina, Liber motettorum, I, 2, Ratisbonae 1855, pp. XXVI s.; II, 2, ibid. 1869, p. 33.
Fonti e Bibl.: Notizie biogr. sono state tratte dal Libro dei battesimi della parrocchia di S. Giovanni in Laterano (1582-1703), f. 295; dal Libro dei matrimoni della parrocchia di S. Lorenzo in Damaso, n. 46 (1700-1761), f. 100r; dal Registro dei morti della parrocchia di S. Stefano in Piscinula, n. 7 (1750-1792), f. 24r, conservati nell'Arch. del Vicariato a Roma; P. Alfieri, Brevi notizie stor. sulla Congregazione e Accademia dei maestri e professori di musica di Roma sotto l'invocazione di S. Cecilia, Roma 1845, p. 22; G. Masutto, Della Musica sacra in Italia, III, Venezia 1889, p. 30; A. Cametti, I soci della Congregazione di S. Cecilia..., Roma 1918, pp. 6, 9; A. Gabrielli, Riassunto delle conversazioni sulla storia delle Cappelle musicali romane, in Rass. dorica, XI (1940), 8, p. 189; J. M. Llorens, Capellae Sixtinae Codices..., Città del Vaticano 1960, pp. 335, 437; F. J. Fétis, Biographie univ. des musiciens, II, 1873, p. 201 (sub voce Casciatini); C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 305; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, II, pp. 354 s.; Enc. catt., III, col. 972; Grove's Dictionary of music and musicians, II, p. 106; Riemann Musik Lexikon, I, p. 283; La Musica, Dizionario, I, 1968, p. 363; Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XV, Suppl., col. 1356.