CLODION, Claude Michel detto
Scultore. Nacque a Nancy nel 1738, morì a Parigi nel 1814. Entrò (1755) nello studio dello zio Lambert-Sigisbert Adam, e alla sua morte (1759) lavorò per 5 mesi dal Pigalle. Nel 1762 partì alla volta di Roma col brevetto di allievo dell'Accademia di Francia.
Qui i modellini di statuette, di vasi, di bassorilievi, da lui eseguiti, piacquero subito agl'intenditori. Riceveva numerose ordinazioni, e invano tentò la stessa imperatrice Caterina di attirarlo in Russia. Tornò in Francia nel 1771, preceduto ormai da una grande riputazione. Ammesso nel 1773 all'Accademia reale con un Giove in atto di scagliar la folgore, partecipò a qualche Salon del Louvre (1773-1779-1783). Nel 1773, insieme con lavori scolpiti in un convenzionale stile classico, espose varî vasi, bassorilievi, gruppi in terracotta e statuine rappresentanti ninfe, satiri, fauni baccanti che ebbero allora un grande successo. Alla fine del 1773 ritornò in Italia, incaricato di acquistare marmi a Carrara, e anche per scegliere i marmi per una sua statua di S. Cecilia e per un bassorilievo, destinati al tramezzo della cattedrale di Rouen, oggi distrutto (le sculture si conservano nel coro della stessa cattedrale). Nel 1778 finiva il modello in gesso di un gruppo rappresentante Turenne e Condé, che fu eretto a Montpellier sulla piazza del Peyron. Nel 1779 eseguì per il re una statua del Montesquieu (Parigi, Institut). Ma la vera gloria di C. è nelle piccole sculture in terracotta e in bronzo per soprammobile e per decorazione, convenienti a un mondo di ricchi eleganti dediti al piacere, in un materiale facile e piacevole, che conservava la grazia audace e sensuale dell'improvvisazione e la vivacità dello schizzo. Il C. eseguì anche numerosissimi pannelli a rilievo molto schiacciato, destinati a decorare gli ambienti soprattutto come fregi e sopraporte. Così decorò molti palazzi in Parigi, fra gli altri il palazzo de Bésenval, in via di Grenelle. Per la marchesa di Scrilly scolpì un bel caminetto in marmo, ora nel South Kensington Museum a Londra; per il conte di Vaudreuil la celebre Cleopatra morente, ora al Louvre. La fama e la fortuna dell'artista raggiunsero allora l'apogeo. Nella sua città natìa C. decorò varie case private, ed eseguì diversi modelli per le fabbriche di Niedervilliers e di Lunéville. Tornò a Parigi nel 1798. La rivoluzione l'aveva rovinato, il suo genere di scultura non era ormai più di moda; tuttavia inviò al Salon del 1801 una Scena del diluvio di severo stile classico. Tornò a esporre nel 1806 e nel 1810, e lavorò per la decorazione della colonna della Grande armata e dell'arco del trionfo del Carrousel.
Bibl.: H. Thirion, Les Adam et Clodion, Parigi 1885; Jacquot, Les Adam, les Michel et Clodion, Parigi 1898; Pélissier, Clodion, New York 1907; H. Stein, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, VII, Lipsia 1913.