BEAUMONT, Claude-François
Pittore, nato a Torino nel 1694 da famiglia originaria di Montpellier; ivi morì nel 1766. Artista precoce, si perfezionò studiando a Bologna i maestri di quella scuola, a Roma Raffaello e Pietro da Cortona, e seguendovi gl'insegnamenti di Francesco Trevisani. A Roma rimase - tranne un soggiorno in patria dal 1719 al '23 - fino al 1731, eseguendo dipinti per Vittorio Amedeo II, che lo nominò (1725) regio pittore. Fu accolto nel 1727 nell'Accademia di S. Luca. Tornato a Torino e nominato primo pittore di Carlo Emanuele III, eseguì varie decorazioni di sale e gabinetti nel palazzo reale, e particolarmente quella della Gran Galleria (con i fatti di Enea) oggi Armeria reale; dipinse lodati quadri di altare (Deposizione nella chiesa di S. Croce, il Beato Amedeo al Carmine, S. Carlo che comunica gli appestati e La Beata Margherita di Savoia nella basilica di Superga); si occupò alacremente di arazzeria, dando i bozzetti per i cartoni delle serie più famose (Alessandro, Cesare, Ciro, Annibale) e diresse l'Accademia di pittura. Formatosi sulle scuole romana e bolognese, subì anche gl'influssi della veneziana a mezzo di G.B. Crosato. Ebbe una maniera piacevole e un colorito vivace, sia nelle vaste decorazioni sia nei dipinti di soggetto religioso e biblico, classico e mitologico. Oltre le rammentate, rimangono opere sue a Chieri, Crescentino, Grugliasco, Villa della Moglia; a Torino nella Pinacoteca e nell'Accademia Albertina.
Bibl.: F. Malaguzzi-Valeri, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, III, Lipsia 1909 (con la bibl. precedente); e inoltre: Regolamenti della R. Acc. di pittura e scultura di Torino, Torino 1778, pp. 4143 (con ampia not. biografica); G. Claretta, I Reali di Savoia munifici fautori delle arti, Torino 1893, pp. 72-80; A. Telluccini, L'Arazzeria torinese, in Dedalo, VII (1926-27), pp. 114-116.