CLARÍN, Leopoldo García de las Alas y Ureña, detto
Nato a Zamora, da famiglia asturiana, il 25 aprile 1852, morto a Oviedo il 13 giugno 1901. Fu professore di diritto romano all'università di Oviedo; critico letterario, novelliere, romanziere, esercitò con la sua opera complessa e varia una notevole influenza sugli scrittori del suo tempo e specialmente sulla cosiddetta generazione del 1898. Ebbe maggior fama nella critica che nel romanzo, e fu soprattutto apprezzato come filosofo, psicologo e moralista, tale rivelandosi specialmente nei suoi racconti. Rese popolare lo pseudonimo di Clarín (preso dai "graziosi" classici), coi suoi ameni articoli critici d'intonazione satirica alla maniera di Larra, articoli che intitolava Solos e Paliques, e che pubblicò dapprima in giornali madrileni - specialmente El Solfeo, El Cascabel, Madrid Cómico, Revista Contemporánea, Revista Europea, España Moderna, El Imparcial - fra il 1879 e il 1892. Li raccolse poi in parecchi volumi, di cui citiamo i principali: Solos de Clarín (voll. 5, 1898), Folletos literarios (voll. 8, 1886-1899), Sermón perdido (i vol., 1885), Palique (1893). La sua vivace critica, frutto di un temperamento entusiastico e impulsivo, rasentò spesso la polemica violenta, e appassionò i contemporanei. Nei suoi primi romanzi si scoprono influssi di Flaubert, di Zola (di cui tradusse qualche romanzo), di Maupassant e di altri veristi francesi, massime in La Regenta (1884), implacabile analisi del falso misticismo, uno dei migliori romanzi del suo tempo e indubbiamente il suo capolavoro; invece in Su único hijo (1890), Cuentos morales (1896) e altri racconti e novelle: come Pipá (1886), Cuervo (1892), Adiós Cordera! (1893), Zurita (1900), El sombrero del señor cura (1901), El gallo de Sócrates (1901), si avvertono tendenze idealistiche. Lasciò un romanzo tuttora inedito, Esperaindeo. Tentò con Teresa (1895) il teatro, ma senza fortuna
Bibl.: L. Alas, Páginas escogidas (scelta, prologo e commenti di Azorín), Madrid 1917; J. Cejador, Historia de la lengua y literatura castellana, Madrid 1918, pp. 263-270; P. Sainz Rodríguez, Discurso su A., Oviedo 1921.