Lewis, Clarence Irving
Filosofo e logico statunitense (n. Stoneham, Massachusetts, 1883 - m. 1964). Laureatosi alla Harvard University (1906), insegnò nell’univ. della California (1911-20) e quindi in quella Harvard fino al 1953. Le sue ricerche hanno privilegiato la teoria della conoscenza e la logica matematica. In quest’ultimo campo ha legato il suo nome all’introduzione della nozione di implicazione stretta, sulla cui base ha impostato i suoi studi di logica modale. Sul piano gnoseologico ed epistemologico, L. ha sostenuto una concezione tendente a conciliare pragmatismo e kantismo: i dati dell’esperienza sono organizzati da principi a priori, ma questi (compresi i principi logici) possono andare soggetti a revisione e mutamento, benché non per ragioni logiche, ma in base a considerazioni pragmatiche di convenienza e semplicità. Tra le opere si segnalano: A survey of symbolic logic (1918); The pragmatic element in knowledge (1926); Mind and the world-order (1929; trad. it. Il pensiero e l’ordine del mondo); Symbolic logic (1932, in collab. con C.H. Langford); An analysis of knowledge and valuation (1946); postuma è stata pubblicata la raccolta Values and imperatives: studies in ethics (1969).