Cixi
Imperatrice cinese (n. 1833-m. 1908). Proveniente dalla piccola nobiltà mancese, col nome originario di Yehonala, fu concubina e poi moglie ufficiale dell’imperatore Xianfeng, al decesso del quale nel 1861 assunse la reggenza per il figlio Tongzhi. Mantenne il potere anche dopo la morte di lui, nel 1874 e, violando le regole dinastiche, durante il regno del nipote Guangxu. Esautorata durante la cd. riforma dei cento giorni nel 1898, riacquistò la sua posizione con un complotto. Personaggio di intelligenza superiore e amante del potere, ebbe a cuore prevalentemente la sopravvivenza della dinastia e mostrò di sapersi barcamenare fra le varie fazioni di corte, ma le furono rimproverate eccessiva superficialità e ignoranza dell’ambiente internazionale. Controversi sono i giudizi sul suo comportamento all’epoca della rivolta dei Boxers, nella quale lasciò che il governo imperiale venisse coinvolto. Negli ultimi anni favorì una fase riformatrice valendosi di consiglieri come Yuan Shikai e Zhang Zhidong.
Nasce. Diviene concubina e poi moglie dell’imperatore Xianfeng
Assume due volte la reggenza: prima per il figlio Tongzhi e poi per il nipote Guangxu
è esautorata durante la riforma dei cento giorni
La rivolta dei Boxers (iniziata nel 1898) termina con l’intervento di una spedizione internazionale
Muore, dopo aver nominato Pu Yi nuovo imperatore